Sap Lazio: “Commissariato Fiumicino: pochi agenti. E ‘sfruttati’”
Fiumicino – Nuovo grido d’allarme del Sap Lazio (Sindacato autonomo di polizia) per la grave carenza d’organico in cui si trova a operare il commissariato di Fiumicino. Gli agenti di via Portuense, ridotti ad una forza organica di circa 67 unità, sono quotidianamente impegnati a controllare un territorio dove vivono circa 70mila abitanti, con una sola volante a disposizione che, per garantire il servizio, deve percorrere molti chilometri, impegnando anche 40 minuti per uno spostamento da una località all’altra in quanto il comune di Fiumicino è uno tra i più estesi d’Italia. A rendere ancora più complicato il loro lavoro lo svolgimento di servizi extra, come segnala la sigla nella lettera inviata al questore di Roma, Nicolò D’Angelo.
“Purtroppo”, spiega Francesco Paolo Russo, segretario regionale Sap, “a causa della cronica carenza di organico che si è andata determinando negli ultimi anni i cittadini hanno anche dovuto fare a meno del prezioso servizio del poliziotto di quartiere, svolto da operatrici ed operatori formati ed altamente specializzati che, oltre a gravitare sull’intero esteso territorio, rappresentavano un importante baluardo della legalità nei centri commerciali ed erano presenti anche nelle scuole dove impartivano lezioni di legalità”. Secondo il segretario Sap, oggi la mancanza di personale ed il conseguente "sfruttamento" degli operatori avrebbe raggiunto un cronicismo tale da farlo apparire una cosa normale e giusta. Per questo motivo il Sap Lazio si è rivolto al questore di Roma, mettendolo “a conoscenza dei disagi e dei gravi disservizi che stanno subendo sia i cittadini sia gli operatori di Fiumicino e chiedendo un immediato riscontro ed un incisivo intervento”.
Nello specifico, l’esponente della sigla riferisce i disagi provocati dal dirottamento di personale dal commissariato di via Portuense all’aeroporto per svolgere servizi di accoglienza e trasferimento di stranieri. Scrive Francesco Paolo Russo nella lettera che porta la data del 26 novembre scorso: “Il 24 settembre è arrivata dal Gabinetto del signor Questore una richiesta di personale per un servizio presso l’aeroporto di Fiumicino relativo allo sbarco e dislocazioni di immigrati o richiedenti asilo presso i centri di accoglienza” e “Per garantire la richiesta di personale nelle date successive, ovvero 9, 17, 22, 25, 28 ottobre e così via, vengono, per forza di cose, rallentate quelle attività che, nel quotidiano, svolge il commissariato, creando non solo problematiche all’operatore che al rientro si vede raddoppiato il carico di lavoro ma alla cittadinanza che non essendo informata in merito, si trova smarrita, chiedendosi perché gli uffici – indispensabili per il cittadino – sono chiusi oppure aperti ma a ranghi ridottissimi”. “Questo servizio, appena descritto, sbarco più vigilanza, dovrebbe essere svolto assieme al personale del Reparto Mobile ed all’autovettura della Sicurezza della Polaria, l’unica abilitata ad entrare in pista, è d’uopo segnalare alla S.V. che il Reparto molto spesso, per cause a noi sconosciute non è presente. Tale situazione da temporanea e sporadica è divenuta continua, creando non poche problematiche al personale del Commissariato di Fiumicino, che riesce a garantire la giusta funzionalità solo grazie all’impegno e all’abnegazione del personale operante nonostante in pianta organica vi siano solo 67 agenti”, conclude il segretario Russo sollecitando un tempestivo intervento per risolvere il problema.
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