Savona, operazione "Fuori tutto": scoperta frode fiscale per 15 milioni
Le indagini della Guardia di Finanza e delle Dogane, durate all’incirca un anno, sono state focalizzate sulle movimentazioni della merce proveniente dall’estero, sulla tracciabilità dei flussi finanziari e sull’identificazione dei responsabili del sistema fraudolento e dei relativi acquirenti. Molto complessa è stata l’individuazione e la ricostruzione dei partecipi al sodalizio criminale che avevano utilizzato, per tutte le attività di gestione d’impresa, caselle di posta elettronica ed utenze telefoniche intestate ad altri utenti. Inoltre, per sviare le attività investigative gli indagati avevano stabilito le sedi delle imprese nei pressi di ruderi diroccati e avevano predisposto dei siti internet, su server dislocati all’estero, sui quali venivano commercializzati i prodotti destinati alla vendita. Infine, avevano creato persino un “customer care” per l’assistenza dei clienti utilizzando numeri telefonici virtuali, (c.d. sistema voip) che simulavano prefissi telefonici savonesi pur essendo localizzati in sedi estere. Nel corso delle indagini, sono stati eseguiti, su tutto il territorio nazionale, accessi presso le abitazioni dei soggetti coinvolti e presso le sedi delle ditte interessate, è stata esaminata tutta la documentazione contabile ed extracontabile e sono stati svolti accertamenti tecnici per la localizzazione dei server utilizzati per le vendite online dei prodotti. Sono state, inoltre, attivate procedure di assistenza amministrativa presso le Amministrazioni fiscali di altri Stati membri dell’Unione Europea e di San Marino.