"Cinque mosse per un Lazio più trasparente, equo ed efficiente". Sbardella presenta il suo programma (VIDEO)
Roma - 'Cinque mosse per un Lazio più trasparente, equo ed efficiente'. Con questo slogan Pietro Sbardella, candidato al Consiglio regionale per la Lista civica per Bongiorno, ha illustrato le linee guida per la sua campagna elettorale. "Siamo abituati a programmi che sembrano libroni - ha spiegato Sbardella - ma credo sia meglio prendere l'impegno su meno cose, ma maggiormente comprensibili e da fare con risorse certe. Io personalmente intendo portare avanti progetti realizzabili e attenti alle esigenze della comunità: istituzione dell'anagrafe pubblica per una maggiore trasparenza, registro delle coppie di fatto sul fronte dei diritti civili, quoziente Lazio per la famiglia, una sola agenzia di coordinamento e regia per trasporto pubblico regionale, e più assistenza domiciliare e impegno dei medici di base per una sanità più vicina al territorio".
“Una delle questioni centrali - ha proseguito Sbardella all’inizio della conferenza stampa - per la Regione Lazio è ricostruire la propria credibilità presso i cittadini. Perciò voglio promuovere l’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti e dei dirigenti regionali, proposta che sposo in pieno perché in completa sintonia con le posizioni della candidata presidente Giulia Bongiorno”. Il centrosinistra spesso sventola la bandiera dei diritti civili come presunto motivo di superiorità nei nostri confronti.
In realtà non è così come dimostrato anche dalle parole di Pier Ferdinando Casini al convention nazionale UDC di Chianciano lo scorso settembre. Facendo salva la sacralità della famiglia e l’unione fondata tra un uomo è una donna, sulle convivenze è necessario sostenere un registro delle coppie di fatto in ambito regionale. il nostro è un partito di impronta cattolica, ma vogliamo governare che esiste.
E’ necessario quindi istituire un registro che riconosca i diritti ai conviventi, definisca meglio il complesso dei diritti e dei doveri della persona nelle sue relazioni - senza in tal modo la necessità di disciplinare un nuovo istituto riguardante “la coppia”. Dovranno essere riconosciuti i diritti di prestare assistenza e di assumere decisioni in caso di detenzione, malattia e di decesso.
Sappiamo che questa proposta ha un valore più simbolico che normativo ma lo sosteniamo affinché anche a livello nazionale si avvii una discussione seria e concreta sul tema. Sono anche convinto che ogni passo fatto verso i diritti civili debba essere accompagnato da un passo verso il sostegno alle famiglie. Attraverso l’introduzione del Quoziente Familiare Lazio puntiamo a modificare il calcolo dell’ISEE rendendolo più equo ed accurato. L’obiettivo è quello di porre la famiglia al centro degli interventi di politica economica e di nuovo welfare, facendo particolare attenzione ai fattori di fragilità sociale presenti sul territorio. I trasporti sono la spina dorsale di una regione che vuole favorire la mobilità non solo fisica, ma anche economica del proprio territorio.
La presenza di Aziende provinciali e comunali non deve essere cancellata, ma vanno assoggettate alla guida di una Agenzia Unica regionale per evitare raddoppi di linea e biglietti diversi, ad esempio, per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini che attraversano il territorio regionale per motivi di lavoro o di studio.
L’azienda unica dei trasporti è una soluzione che il Lazio deve avere la forza di attuare in tempi brevi.
Dobbiamo ricostruire la sanità del Lazio partendo dal presupposto che il diritto alla cura è sancito dalla costituzione. Per tutelare tale diritto è necessario ridurre i costi e migliorare la qualità del servizio sanitario regionale. Dobbiamo sostenere una riforma della figura del medico di base che preveda un servizio h 24 a disposizione dei pazienti, che risponda alle emergenze e faccia da filtro nella corsa dei cittadini agli ospedali, implementando anche la strumentazione presente nei loro studi mettendoli in condizioni di avviare le analisi e gli interventi primari. Infine una riflessione sulle dichiarazioni di Zingaretti che oggi ha affermato che non si arroccherà nella sua maggioranza. Probabilmente anche lui si è reso conto che questo sistema elettorale regionale non consente fughe in avanti. “Ci saranno candidati che si sfidano e chi vince il massimo che otterrà sarà il listino. L’UDC sostiene da tempo che la prossima legislatura avrà uno spirito costituente in cui dovremo collaborare insieme per l’interesse di tutti. Oggi, forse, Zingaretti mette fine alla pantomima dell’uomo solo al comando che promette cambiamenti radicali senza però sentire la necessità di confrontarsi con tutti”, ha concluso Sbardella.
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