Scavi Ostia antica, riapertura accesso battelli: il Circolo Sel Litorale romano favorevole
Ostia antica – Favorevole alla richiesta di Legambiente di riaprire l'accesso ai battelli del Tevere per gli scavi archeologici di Ostia Antica è Denise Lancia, coordinatrice del Circolo Sel Litorale romano. L’esponente politica ritiene anche che “tutta la questione delle concessioni ai privati dello specchio d'acqua della foce del fiume debba essere rivista in quanto la normativa varata dall’ex governatore de La Destra, Francesco Storace, e applicata poi dalla Polverini, lasci seri dubbi sull'utilizzo che, aiutato da qualche parolina qua e là inserita nella nuova normativa, viene ormai consentito delle golene ad uso di cantieristica anzichè di aree di esondazione”. In particolare, secondo Denise Lancia, laddove era possibile la destinazione ad aree verdi e orti si riscontra invece l'ormeggio di natanti in terza e quarta fila che potrebbero seriamente pregiudicare il defluire delle acque del Tevere in caso di piena mettendo a repentaglio la sicurezza idrogeologica di Ostia. “A questo”, prosegue, “si aggiunge l'abbattimento di alberi sugli argini che, lo ricordiamo, appartengono all'area protetta della Riserva del Litorale Romano”. Il Circolo Sel Litorale romano, unendosi alla richiesta dell’associazione ambientalista, chiede che si riconsideri l'assetto della foce del Tevere e sollecita pertanto l'apertura di un tavolo tecnico presso il X Municipio volto alla messa in sicurezza, alla fruibilità turistica, al libero accesso alle sponde del fiume che ha sempre svolto un ruolo di rilievo nella cultura di Roma.
Sulla questione dell’accesso fluviale agli scavi all’approdo di via Gherardo, il vicepresidente e assessore alle politiche culturali del Municipio X ritiene sia necessario chiarire alcuni aspetti della vicenda. “Il cancello all’altezza di via Gherardo – dichiara Lorenzatti –, come noto, costituisce un accesso di servizio agli scavi ad uso dei veicoli e non è dotato di biglietteria, che è gestita dalla società concessionaria, che, da contratto, non è tenuta ad occuparsi di questo ingresso. Oltre dieci anni fa il Comune di Roma ha avviato un progetto di navigazione e approdo agli scavi affidando ad alcuni soggetti l’attività nell’ambito del progetto ‘Città come scuola’”. “La Soprintendenza, nonostante le difficoltà, ha sempre agevolato il progetto sia inviando i propri dipendenti ad accogliere i visitatori, sia proponendo di istituire un servizio di navetta per condurre i visitatori alla biglietteria autorizzata, ma, legittimamente, avendo il dovere di preoccuparsi della sicurezza delle persone e della verifica dei titoli a svolgere tale attività, ha chiesto i titoli autorizzativi ed una anticipazione sufficiente del programma di visite. Che si debbano favorire tutte le attività di promozione culturale e turistica – conclude Lorenzatti –, soprattutto quando esse costituiscono anche occasione di lavoro, è fuori dubbio. Ciò deve avvenire, tuttavia, in modo organizzato, aperto, e nel rispetto delle norme di sicurezza personali, della navigabilità e di tutela dei monumenti. Per questa ragione convocherò un tavolo con Soprintendenza e Comune di Roma per definire esattamente i termini della vicenda e ragionare su una riorganizzazione dell’attività – che effettivamente necessita un aggiornamento ed una ottimizzazione – nel rispetto della sicurezza dei visitatori e delle norme vigenti, che consenta di garantire l’accesso fluviale agli Scavi di Ostia Antica e, al contempo, il lavoro dei soggetti interessati a questo tipo di servizio”.
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