Ostia Antica - Ritrovata dal  Nucleo Polizia Tributaria di Roma della Guardia di Finanza, in località Ostia Antica, una scultura in marmo raffigurante l’Imperatore Caligola in trono. L’azione si è svolta nell’ambito di una complessa azione investigativa, realizzata dal dipendente Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico, coordinata dalle Procure della Repubblica di Roma e Velletri, che ha effettuato il recupero, lo scorso gennaio. La statua è stata divisa in sezioni per agevolarne il trasporto e l’occultamento, al momento del ritrovamento era in procinto di essere stivata in un container per trasportarla in territorio estero assieme ad altri manufatti simili. La scultura proveniva da uno scavo clandestino nella campagna del Comune di Nemi, in un’area adibita alla silvicoltura, mai censita tra i siti locali che pur testimoniano la presenza dell’Imperatore.

Arrestati i due responsabili dello scavo clandestino per violazione in materia di ricerche archeologiche e per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato. Secondo la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio,  il luogo del rinvenimento nasconderebbe altre testimonianza del passato e  le sezioni mancanti della scultura, al momento priva di braccia e testa.

A fronte di questo il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha disposto l’esecuzione di uno scavo scientifico d’urgenza, avviato in data 11 aprile, avendo ottenuto un decreto di sequestro dell’area, da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Velletri. Nei primi giorni di scavo, sono riemersi resti di un complesso termale, probabilmente pertinenza di una villa in territorio di Nemi, già luogo di villeggiatura nell’età giulio-claudia, insieme alle numerose sezioni pertinenti la statua in sequestro, tra cui la testa ritratto dell’Imperatore Caligola. Nel complesso sono stati recuperati oltre 250 manufatti di interesse storico archeologico. La straordinaria scultura, in pregiatissimo marmo greco, rappresenta CALIGOLA in trono “come Zeus”, con la tipica “caliga” al piede sinistro: la calzatura dei legionari che l’Imperatore aveva utilizzato fin dall’infanzia, tanto da valergli il soprannome con il quale è poi passato alla Storia. Al termine del restauro, l’opera verrà restituita alla pubblica fruizione presso il Museo delle Navi Romane di Nemi, ad un passo dalla leggendaria residenza che l’Imperatore volle farsi costruire sulle rive del lago, con l’orizzonte aperto sulla natia: Anzio.