SCAVO ABUSIVO A NEMI, RITROVATA A OSTIA ANTICA STATUA DI CALIGOLA
Arrestati i due responsabili dello scavo clandestino per violazione in materia di ricerche archeologiche e per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato. Secondo la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, il luogo del rinvenimento nasconderebbe altre testimonianza del passato e le sezioni mancanti della scultura, al momento priva di braccia e testa.
A fronte di questo il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha disposto l’esecuzione di uno scavo scientifico d’urgenza, avviato in data 11 aprile, avendo ottenuto un decreto di sequestro dell’area, da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Velletri. Nei primi giorni di scavo, sono riemersi resti di un complesso termale, probabilmente pertinenza di una villa in territorio di Nemi, già luogo di villeggiatura nell’età giulio-claudia, insieme alle numerose sezioni pertinenti la statua in sequestro, tra cui la testa ritratto dell’Imperatore Caligola. Nel complesso sono stati recuperati oltre 250 manufatti di interesse storico archeologico. La straordinaria scultura, in pregiatissimo marmo greco, rappresenta CALIGOLA in trono “come Zeus”, con la tipica “caliga” al piede sinistro: la calzatura dei legionari che l’Imperatore aveva utilizzato fin dall’infanzia, tanto da valergli il soprannome con il quale è poi passato alla Storia. Al termine del restauro, l’opera verrà restituita alla pubblica fruizione presso il Museo delle Navi Romane di Nemi, ad un passo dalla leggendaria residenza che l’Imperatore volle farsi costruire sulle rive del lago, con l’orizzonte aperto sulla natia: Anzio.