Roma - Differito a mercoledì 13 e giovedì 14 luglio lo sciopero nazionale di 48 ore proclamato in origine per lunedì 11 e martedì 12 dalle organizzazioni sindacali del settore pubblico di igiene ambientale al quale hanno aderito anche le segreterie delle organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti e Fiadel.

"Per i dipendenti Ama - comunica l'azienda - l’astensione è prevista per tutti i turni di lavoro nelle 48 ore e inizierà con il primo turno di mercoledì13 luglio per concludersi, tenuto conto dell’organizzazione dei servizi aziendali, intorno alle ore 4.30 della mattina di giovedì 15 luglio" quando il servizio riprenderà regolarmente. Sono assicurati per legge i servizi minimi essenziali e le prestazioni indispensabili come il pronto intervento, l’incenerimento rifiuti ospedalieri, la raccolta di pile, farmaci e siringhe abbandonati, la pulizia dei mercati, i servizi funerari e la raccolta dei rifiuti prodotti da case di cura, ospedali, caserme e comunità recupero tossicodipendenti.


Ama invita i cittadini a non abbandonare i rifiuti a terra e avvisa che potrebbero verificarsi disagi anche agli sportelli di via Capo d’Africa 23/B, via G. Amenduni snc, a Ostia, e via Mosca 9. Per gli interventi di emergenza, è attiva 24 ore su 24 la Centrale Operativa (tel. 0651693339, 0651693340, 0651693341). Sono stati garantiti, invece, venerdì 8 luglio, i sevizi funebri e cimiteriali di Ama a seguito della sospensione dello sciopero che era stato indetto per l’intera giornata dalle organizzazioni sindacali del comparto servizi funebri e cimiteriali Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti e Fiadel.


IL CODACONS - Nuovo allarme degrado a Roma. A lanciarlo il Codacons, che ha raccolto in queste ultime ore numerose segnalazione dei cittadini che denunciano una situazione di totale abbandono della città, in centro come nelle periferie. Segnalazioni trasformate in un dossier fotografico realizzato dall’associazione e in una diffida al sindaco Virginia Raggi, all’Ama e ai presidenti del I e del VI Municipio.


“In Piazza Strozzi il marciapiede si è trasformato in un tappeto di arance cadute dagli alberi ubicati nell’area – spiega il presidente Carlo Rienzi – uno spettacolo di sporcizia che rappresenta anche un pericolo concreto per i pedoni, che possono scivolare sui frutti marci a terra e cadere con rischi fisici, oltre che un problema sul fronte igienico-sanitario. Altra situazione intollerabile quella registrata in via Gagliano del Capo nel quartiere Villa Verde, dove da settimane un frigorifero e un divano abbandonati da qualche selvaggio incivile giacciono in strada senza che l’Ama muova un dito per rimuoverli”. “Abbiamo diffidato oggi il sindaco Raggi, l’Ama e i presidenti di municipio a provvedere entro 48 ore alla rimozione delle arance sul marciapiede di Piazza Strozzi e degli oggetti abbandonati in via Gagliano del Capo – prosegue Rienzi – Se non verrà dato seguito alla nostra istanza, ci rivolgeremo in Procura per denunciare l’Ama e l’amministrazione capitolina”.