Sciopero della fame per Tullio Catalano contro la chiusura di Approdo alla lettura
Ostia – Sciopero della fame e della sete per Tullio Catalano, gestore di Approdo alla lettura, lo spazio di Ostia al quale ieri sono stati apposti i sigilli in esecuzione di un’ordinanza del sindaco. Per protestare contro la chiusura dello storico stand del Pontile Tullio Catalano ha deciso oggi di ricorrere a questa estrema forma di dissenso “fino a quando il ministro Franceschini o il presidente del consiglio Matteo Renzi non si faranno carico della situazione della manifestazione Approdo alla lettura e della sua riapertura”. “Lo spazio è stato chiuso nonostante una sentenza sospensiva del Tar del 16 ottobre scorso”, spiega il titolare: “avevo chiesto una proroga al 15 aprile, ma il presidente Tassone l’8 gennaio scorso mi ha detto che la giunta avrebbe dato parere negativo. Una nuova riunione di giunta il 13 gennaio avrebbe confermato il parere negativo anche se il parere, in questo caso, dovrebbe darlo il consiglio municipale. Un solo assessore ha cercato di intervenire in favore ma è stato messo ai margini, così risulto 'abusivo'”, dichiara Tullio Catalano. Che aggiunge: “Ho sempre cercato di collaborare con l’Amministrazione. L’ho fatto anche l’estate scorsa, dando spazio alle diverse associazioni e contribuendo agli eventi estivi benché, personalmente, non fossi favorevole alla pedonalizzazione. Ormai Approdo alla lettura è diventato un importante punto di ritrovo per tutte le associazioni e i cittadini che possono prendere parte ad iniziative artistiche e culturali e a spettacoli gratuiti: in diciassette anni sono stati allestiti almeno 1.700 eventi. E adesso la chiusura… Il presidente ha detto anche che avrei dei debiti nei confronti dell’amministrazione: non è vero”, conclude. In passato, per due volte, nell'agosto del 2013 e poi a maggio del 2014 Approdo alla lettura fu sequestrato per presunti abusi edilizi e poi dissequestrato: i cittadini e i comitati protestarono contro il provvedimento e partì una raccolta di firme nel corso della quale furono raccolte un migliaio di adesioni. Alla fine lo spazio fu riaperto e riprese le sue attività culturali fino a ieri, sabato 7 febbraio.
“La giunta, anzi, l’amministrazione non aveva alcuna intenzione di ripristinare il bando ritenendolo sbagliato”, ha dichiarato a Ostiatv l’assessore municipale alla cultura, Sandro Lorenzatti: “a fronte di uno scomputo di 50mila euro, pari all’intero budget a disposizione dell’assessorato alla cultura per l’anno 2014, “l’amministrazione ha ritenuto che non garantiva qualità e scelte culturali adeguate. Non c’era dunque nessuna intenzione di ripristinarlo. Peraltro”, sottolinea l’assessore Lorenzatti, “c’è un contenzioso con la proprietà per il pagamento del canone di occupazione e per il possesso delle autorizzazioni, tra cui quella paesaggistica in quanto il lungomare è vincolato. Il bando”, conclude, “non ci piaceva, non vi era intenzione pertanto di rifarlo o di prorogarlo”.
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