Scoperti ‘falsi poveri’: beneficiavano gratuitamente della casa e di altre agevolazioni. Confiscati 2 milioni
Roma – ‘Ufficialmente’ poveri ma con un ‘tesoro’ in banca. Ammonta ad oltre 2 milioni di euro il valore dei beni confiscati dalle Fiamme gialle di Roma a 20 persone, tutte di etnia Rom, ospiti dei diversi campi nomadi autorizzati della Capitale. Dalle indagini condotte dai militari del nucleo di polizia tributaria, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica, è infatti emerso che alcuni nomadi disponevano di ingenti somme di denaro su conti correnti e libretti di deposito, nonché di azioni ed obbligazioni. Ufficialmente, versavano in una situazione di grande povertà tanto da usufruire di agevolazioni da parte del comune di Roma come l’assegnazione della casa e il pagamento gratuito di acqua, luce, gas, nonché l’esenzione dalla Tassa di smaltimento e raccolta dei rifiuti urbani.
Si tratta di un vero e proprio tesoro quello venuto alla luce che annovera, oltre al denaro ed ai titoli di credito, anche collane, preziosi e gioielli custoditi dai “nulla tenenti” in alcune cassette di sicurezza. Adesso questi ”truffatori di denaro pubblico” dovranno fare i conti con la giustizia, il fisco e Roma Capitale. Gli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle hanno infatti permesso alla Sezione misure di prevenzione del tribunale di Roma di emettere 20 provvedimenti di confisca dei beni già sottoposti a sequestro, sulla base dell’evidente sproporzione fra il patrimonio posseduto ed i redditi dichiarati al Fisco, nonché della “conclamata pericolosità sociale dei proprietari”, trattandosi di pregiudicati che nel corso degli anni si sono resi di numerosi episodi criminosi (furto, ricettazione, false attestazioni dell’identità personale, rapina, falsificazione di monete, porto e detenzione abusiva di armi, ecc.). La polizia municipale ha attivato le procedure finalizzate a sanzionare l’illecito utilizzo di pubbliche sovvenzioni.
“L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza contro i rom falsi poveri è ciò che i romani attendevano da mesi. La discriminazione a danno dei cittadini romani anche in sede di accertamento fiscale deve finire, si tratta di una giustizia a due velocità che non è più tollerabile. Ci chiediamo però quando Roma Capitale e il sindaco Marino inizino ad avere un ruolo in questa battaglia, che non può arrivare a costituire una vera inchiesta quanto invece ad attivare controlli ex ante in grado di evitare che l’Amministrazione comunale e quindi tutti i cittadini romani vengano frodati in questa maniera”, così dichiara in una nota Augusto Santori, Presidente di Primavera Nazionale.
“La battaglia che stiamo conducendo vuole risvegliare le coscienze su quanto avviene quotidianamente nelle strade della Capitale, tra rovistaggio, occupazioni abusive, campeggi improvvisati, violazione delle norme sul decoro, mercato del ferro e del rame, furgoni e automobili senza certificati e quasi sempre condotti in violazione del codice della strada. A un cittadino romano questo non sarebbe mai consentito, così come appare evidente che contesti di questo genere sono sotto gli occhi di tutti e non sono stati mai perseguiti. Anzi abbiamo dato loro corrente, acqua e servizi a spese nostre. Il video CASSONETTI DORATI voleva evidenziare questo doppio trattamento e non possiamo non riproporlo con ancora più convinzione (https://www.youtube.com/watch?v=XDcfR30qkhQ )”, conclude la nota.
Tags: entroterra