Scoperto covo di latinos a Fiumicino. Ritrovati lussuosi orologi, tablet e smartphone, documenti falsi e arnesi da scasso
Di Maria Grazia Stella il 04/12/2024
Nel corso dell’operazione, condotta dai carabinieri della stazione di via Anco Marzio, è stato arrestato un 30enne peruviano: adesso è caccia ai complici
Fiumicino (Rm) – Scoperto un covo di latinos a Fiumicino. Ad effettuare l’operazione i carabinieri che hanno rinvenuto orologi di lusso, tablet e smartphone, denaro, documenti falsi e arnesi da scasso. A finire in manette un cittadino peruviano, mentre sono in corso indagini per risalire ai complici.
L’arresto dei carabinieri di un 30enne peruviano
Nello specifico, i carabinieri della Stazione di via Anco Marzio hanno arrestato un 30enne peruviano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato dei reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, false generalità, possesso di documenti d’identità falsi, ricettazione e possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso.
La scoperta del covo
Nel corso di un approfondito servizio volto alla prevenzione e repressione dei furti i militari hanno individuato un appartamento che si è rivelato abitazione di diversi cittadini di origine sudamericana. Dopo aver bussato alla porta per verificare la presenza di persone e identificare gli occupanti, l’indagato ha cercato di scappare per eludere i controlli urtando e colpendo i carabinieri con calci e gomitate, ma è stato immediatamente bloccato.
La perquisizione e il ritrovamento di orologi lussuosi, smartphone, denaro e arnesi da scasso
La perquisizione effettuata ha poi permesso di rinvenire molta merce di dubbia provenienza tra cui 7 orologi di lusso, 6 smartphone, un tablet e circa 1.000 euro in denaro contante, oltre a diversi arnesi da scasso tra cui cacciaviti, seghetti, martelli, pinze e tronchesi, trapano e frullini.
Gli uomini dell’Arma hanno anche trovato passaporti peruviani riconducibili ad altre persone al momento non presenti in casa e altri documenti di guida, tra cui patenti, risultati, dopo approfonditi accertamenti, falsi.
Le indagini per rintracciare i complici
L’arresto del 30enne, identificato attraverso fotosegnalamento perché ha fornito false generalità, è stato convalidato al termine del rito direttissimo tenutosi presso le aule del Tribunale di Civitavecchia che ha disposto per lui l’obbligo di presentazione in caserma. Le indagini proseguono per rintracciare gli altri occupanti dell’abitazione e per individuare i legittimi proprietari della refurtiva recuperata.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento – indagini preliminari – l’indagato deve considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva.
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