Scuola, sit-in all’Anco Marzio: “No a Bachelet! No al ddl Aprea!”
Ostia – Alla vigilia dell’assemblea organizzata al liceo Anco Marzio dai docenti “in protesta” di Ostia, alla quale interverrà l’onorevole del Pd Giovanni Bachelet, gli studenti tornano a farsi sentire. E, annunciando un presidio, si dichiarano contrari sia alla presenza di Bachelet sia al ddl Aprea.
I ragazzi rivolgono quindi un appello agli studenti e alla cittadinanza ricordano di essere scesi in piazza il 14 novembre a Roma. “Dopo aver realizzato tre cortei territoriali ai quali hanno partecipato migliaia di studenti e di studentesse, dopo aver svolto assemblee straordinarie, picchetti, azioni, blocco della didattica, dopo aver ospitato l'assemblea nazionale del network StudAut e dopo aver liberato un intero spicchio di territorio, la zona studentesca di viale dei Promontori occupando sette istituti nel nostro municipio, non abbiamo intenzione di fermare la mobilitazione”, spiega Paolo, uno studente della Gioventù lidense.
Venerdì 30 novembre, la rete dei docenti "in protesta" (molti dei quali legati alla Flc Cgil) ha organizzato un incontro pubblico in cui discutere del ddl Profumo ex Aprea e più in generale della drastica situazione in cui versa l'istruzione italiana, invitando ad intervenire i parlamentari della VII Commissione cultura, scienza, istruzione, ovvero quella commissione incaricata di tutelare e salvaguardare la scuola, l'università e più in generale l'istruzione pubblica.
“L'unico ad aver risposto ed accettato il confronto è stato il deputato Giovanni Battista Bachelet, del Partito democratico, anch'egli colpevole di aver favorito quel processo di aziendalizzazione e privatizzazione dell'istruzione attraverso l'approvazione del suddetto disegno di legge”, prosegue il giovane.
Venerdì 30 novembre gli studenti, alle 14.30, saranno al liceo Anco Marzio per affermare che ad Ostia, periferia che risponde ad un non indifferente abbandono politico con l'autogestione degli spazi e l'autorganizzazione dal basso, “i parlamentari non sono i benvenuti, nella convinzione che nessun dialogo in nessuna sede sarà possibile con coloro che alimentano lo smantellamento dell'istruzione, che ci privano di servizi pubblici e beni comuni, che ci privano di un futuro dignitoso, che ci impongono di vivere nel precariato e nell'insicurezza”.
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