San Francesco di Acilia – Anche l’istituto tecnico Magellano, al Villaggio San Francesco di Acilia, ha aderito alla protesta. Ed è occupato dagli studenti. Salgono così a sette le scuole occupate del municipio XIII dopo l’Enriques, Anco Marzio, Faraday, Toscanelli, Labriola e Carlo Urbani.


I ragazzi lamentano l'abbandono di una struttura che ospita 200 studenti, ma che potrebbe contenerne 2.000. Da sempre succursale di un’altra scuola e con una iscrizione troppo costosa. Anche loro protestano contro i tagli del ddl Aprea e confermano la partecipazione alla mobilitazione degli istituti tecnico-professionali.


"Non ci sono soldi per comprare il materiale per fare grafica”, dichiara Gabriele dell'Itis Carlo Urbani. “Senza investimenti nella scuola pubblica non riusciamo a fare formazione e non riusciamo ad utilizzare i laboratori del nostro istituto".


In merito poi alle dichiarazioni di Stefano Salvemme e di Monica Picca, presidente della commissione politiche giovanili del XIII municipio, replica Federica del liceo Labriola.

 
"Ieri mattina c’è stata solo una chiacchierata informale: sfruttare quelle poche parole per fare propaganda, dando la falsa immagine di un municipio vicino alla nostra protesta ci sembra l'ennesima dimostrazione della distanza tra le parole e i fatti. Se vogliono fare qualcosa per gli studenti aprissero i 3000 metri quadri del progetto Casa della cultura a tutta la cittadinanza”, precisa Federica.


Nel pomeriggio è prevista un'assemblea territoriale delle scuole occupate presso il liceo Anco Marzio di Ostia per continuare a coordinare la mobilitazione degli studenti del litorale romano. Previsti nuovi momenti di agitazione.