COSA SONO LE ORGANIZZAZIONI ESPONENZIALI? Lo scopriamo attraverso il caso studio di Seedble, una delle prime aziende in Italia che sta lavorando per diventare una ExO Se negli ultimi 10 anni le tecnologie digitali hanno stravolto gli equilibri di mercato, la pandemia ha decisamente segnato un momento storico di cambiamento, tracciando una linea netta tra le organizzazioni visionarie e quelle che devono inseguire la sopravvivenza a tutti i costi. Le prime si chiamano ExO (Exponential Organization) e sono sinonimo di “resilienza”. Che cos’è un’Organizzazione Esponenziale (ExO)? Il concetto di ExO ha origine da Samil Ismail, autore del testo “Exponential Organizations”, il quale lo riconduce alle organizzazioni che, sfruttando tecnologie esponenziali, mindset digitale e tecniche organizzative innovative, si distinguono sul mercato perché capaci di intercettare e stare al passo con i nuovi trend. Il principale punto di forza delle Organizzazioni Esponenziali sta nel fatto di riuscire a rompere con gli schemi del passato grazie a un approccio all’innovazione che fa leva su asset intangibili, tecnologie digitali, persone e community. AirBnb, Uber, Tesla, Local Motors, Waze sono le più note tra le Exponential Organization, punto di riferimento per tutte le realtà che intraprendono questo percorso di crescita. A che punto sono le aziende italiane? Il concetto di Organizzazione Esponenziale ha preso piede soprattutto negli Stati Uniti, mentre resta difficile rintracciare degli esempi di ExO in Italia. Una PMI innovativa di Roma, Seedble, ha deciso di intraprendere questo percorso di evoluzione, diventando uno dei primi esempi di aspirante Organizzazione Esponenziale nel nostro Paese. Abbiamo chiesto ad Andrea Solimene, CEO & Co-founder di Seedble, di spiegarci cosa vuol dire diventare una ExO: “essere una ExO significa innanzitutto riuscire a crescere e prosperare facendo leva su tecnologie digitali scalabili. Per questo abbiamo lanciato blendX, piattaforma di Open Innovation che riduce i tempi e i costi dell’innovazione sfruttando le logiche della community e del networking”. Proprio le community sono un altro importante pilastro di una ExO perché permettono all’azienda di creare valore aggiunto attraverso i meccanismi virtuosi del networking e degli ecosistemi di innovazione. Per questo, tra i progetti di casa Seedble c’è anche Spremute Digitali, magazine di innovazione che conta una community di circa 9000 lettori che seguono attivamente gli aggiornamenti della redazione, interagendo quotidianamente con eventi digitali, podcast e dirette sui canali social. Tecnologie scalabili e community sono senz’altro elementi indispensabili di una ExO, ma nessuna azienda può perseguire un tale ambizioso obiettivo senza il commitment delle proprie persone. Agire sulla cultura organizzativa è indispensabile, facendo particolare attenzione a diffondere e veicolare la cultura dell’innovazione. Su questo fronte, Seedble sta lavorando al rafforzamento della propria innovation culture attraverso iniziative come lo Startup Garage (un innovation lab che premia le idee di business innovative proposte dai membri del team) o il Green Wall (uno spazio fisico condiviso in cui ogni Seedbler può fornire spunti e idee per migliorare la vita in ufficio e accrescere i propri livelli di benessere e soddisfazione sul luogo di lavoro). Ogni ExO si caratterizza per una forte vocazione che guida l’intera organizzazione verso la crescita e verso il futuro. Democratizzare l’innovazione è la vocazione - in gergo “purpose” - su cui si fonda l’ambizioso percorso di Seedble per diventare una ExO. Un purpose che nasce dalla volontà di Seedble di rendere l’innovazione accessibile a tutti e mettere in condizione organizzazioni, istituzioni, startup e professionisti di proporre e sviluppare nuove soluzioni, pratiche e tecnologie per affrontare le sfide del futuro. “Lavoriamo ogni giorno per democratizzare l’innovazione attraverso contenuti divulgativi e formativi gratuiti come webinar, articoli di approfondimento, live social e podcast.”, aggiunge Solimene sull’argomento, che continua: “Crediamo che l’innovazione non debba essere - soprattutto in questo periodo - una risorsa nelle mani di pochi, ma che debba essere il più possibile diffusa, condivisa e co-creata perché possa generare non solo il profitto del singolo, ma il bene della comunità.“ A supporto di questo percorso di evoluzione, Seedble ha di recente concluso un percorso di rebranding che l’ha vista adottare un’identità visiva e un posizionamento più in linea con le alte ambizioni di una ExO. “Abbiamo organizzato diversi momenti di brainstorming sfruttando la metodologia del design thinking, raccogliendo punti di vista, intuizioni e idee differenti per poi avviare un processo di convergenza verso l’attuale brand con l’ausilio di brand designer.”, ci spiega Roberta Cammarota, responsabile Comunicazione, “Ciò ci ha portato a definire un linguaggio visual e un tono di voce più in linea con l’attuale posizionamento e in grado di rispecchiare ognuno di noi e la cultura di Seedble.” Link per approfondire: Portale Seedble: https://bit.ly/38T2ie8 Culture Book: https://bit.ly/3EaJ7v1 Instagram: https://www.instagram.com/seedble/ LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/3340489
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