Ostia - "Il progetto "Waterfront" di Ostia, non è un'idea di sviluppo, bensì un'idea sottosviluppo, ovvero dannosa sotto il profilo ambientale e regressiva sotto quello sociale ed economico. Si tratta di un progetto da rigettare a partire dal suo stesso nome, che evoca altri litorali sfortunati completamente cementificati, dove al posto di sabbia e verde sono cresciuti edifici, e malaffare." Lo dichiara in una nota Sandro Lorenzatti, coordinatore Sel XIII Municipio



"Sotto il profilo socio economico evoca scenari di speculazione, attraverso realizzazione di alberghi, centri commerciali e discoteche, che un degrado della qualità della vita per i residenti, del paesaggio, un ritorno economico solo per pochi e il rischio concreto di ingresso nell'affare della criminalità organizzata. Sono proprio questi progetti faraonici quelli più a rischio, come si leggeva ad es. nella relazione della Direzione Nazionale Antimafia già nel 2010: "I gruppi criminali sono sempre stati attratti dalla ricchezza degli insediamenti produttivi, ed hanno mirato al controllo di attività commerciali, quali gli stabilimenti balneari e le attività del litorale, che generano elevati proventi."

"Il "fronte mare" deve essere libero, e dunque deve essere "liberato" dagli abusi e dal degrado. Nuove strutture non servono, perché quelle esistenti chiudono o sono sottoutilizzate. Le risorse mare e lungomare saranno tali se saranno preservate in quanto tali. Oggi chi chiede nuovi alberghi e nuove strutture in cemento sul mare e sul lungomare non è diverso da chi chiede il "waterfront" né da chi in passato ha cercato di scardinare le leggi paesaggistiche e ambientali per cementificare il lungomare. Non ci convince perciò chi tenta di declinare in diverso modo la stessa sostanza. Queste sono le premesse senza le quali ogni progetto di sistemazione e valorizzazione non sarà mai accettabile. Il rilancio del XIII e di Ostia sarà possibile solo attraverso il rilancio della legalità, sia in termini di rispetto delle leggi che di lotta alla criminalità. Senza ciò non riusciremo mai a battere la corruzione dilagante e l'ignoranza diffusa che sono i veri padroni del nostro territorio."