Ostia – Roma-Lido: no alle barriere antirumore sì all’utilizzo dei fondi per il miglioramento del servizio sulla tratta. Il consiglio del X municipio ha approvato oggi la delibera  “Richiesta di cancellazione della seconda fase di costruzione delle barriere antirumore lungo la linea Roma-Lido” presentata dai consiglieri Sel Filippo Lange e Eugenio Bellomo. “Si apre adesso la possibilità – dichiarano Lange e Bellomo – di rivedere con la Regione Lazio l’intero progetto”.  I consiglieri intendono chiedere di destinare i fondi avanzati dal primo stralcio, oltre a quelli previsti per il secondo stralcio (circa 3 milioni di euro più Iva), al miglioramento del servizio sulla linea della Roma-Lido invece di costruire dei pannelli fonoassorbenti, definiti ‘assurdi e inutili’. “Si tratta di un’opera che suscita grandi perplessità tecniche e che ha visto la strenua opposizione dei cittadini, organizzati nel comitato ‘Sentinelle degli Alberi", aggiungono i consiglieri. Per impedire la costruzione delle barriere i cittadini hanno raccolto oltre 5mila firme e organizzato manifestazioni e sit-in.  “Un grande successo della politica davvero partecipata –  concludono Lange e Bellomo - con le Istituzioni che si fanno carico delle legittime richieste dei cittadini attraverso il confronto, la valutazione e la proposta alle altre sedi istituzionali. Auspichiamo  un rapido accoglimento della richiesta, oggi fatta propria da tutto il Consiglio Municipale, da parte dell’Atac e della Regione Lazio”.


Il Circolo Sel Litorale Romano esprime "grande soddisfazione" per l’approvazione all’unanimità della richiesta di cancellazione della seconda fase di costruzione delle barriere antirumore lungo la linea Roma-Lido presentata dal Gruppo Sel, già proposta dal Circolo insieme al comitato Sentinelle degli Alberi. Secondo il circolo, per ovviare al problema del rumore esistono, infatti, e sono possibili altre soluzioni rispetto alla costruzione di un muro alto in alcuni tratti quasi 6 metri. Si potrebbe intervenire alla fonte del rumore utilizzando gli studi e le tecnologie più avanzati, adottati ormai da tutti i paesi europei, di minore impatto ambientale e a basso costo. Addirittura,  a costo zero se si riducesse la  velocità del treno in alcuni tratti. “Ecco un esempio di buona politica che nasce dal confronto e dalla collaborazione con i cittadini e con le loro legittime richieste, in grado anche di ottimizzare l’utilizzo delle scarse risorse pubbliche a vantaggio di tutti”, affermano Denise Lancia ed Enrico Todini del circolo.