Senatrice Anitori: "Fermare le inutili scogliere della Regione Lazio nel mare di Roma"
Ostia - La Senatrice lidense Fabiola Anitori, biologa da sempre sensibile alla tutela dell'ambiente, si è attivata nel tentativo di evitare un'inutile quanto dannosa ed onerosa colata di cemento nel mare di Ostia, tali interventi infatti sono ormai "datati" ed esclusi ovunque e sembrano piacere soltanto alla Regione Lazio. A questo progetto si oppongono tutti i soggetti operanti sul litorale romano. La colata di cemento programmata è di ben otto scogliere lunghe 200 metri l'una, che interesserebbero un tratto di 4 km di costa dei quali 3 km non sono neanche interessati dal problema dell'erosione. L'effetto di questi 8 "pettini" invece si farebbe sentire sulle spiagge di Castel Fusano e del SIC (Sito d'Interesse Comunitario) di Castel Porziano ed andrebbe a sconvolgere, se non a distruggere interi habitat dove vivono flora e fauna. I dettagli nell'nterrogazione ai Ministri di Ambiente e del Turismo di seguito riportata.
INTERROGAZIONE
Al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Premesso che:
a) la Regione Lazio sta per realizzare pennelli/scogliere innanzi al litorale di levante di Ostia Lido (Roma). Sono 8 scogliere frangiflutti longitudinali, ovverosia perpendicolari alla costa, ciascuna della lunghezza di circa 200 metri, a forma di T, che per circa la metà del loro volume emergono dalla superficie dell’acqua. L’opera globale interessa circa 4 chilometri di lido tra il Canale dei Pescatori e la spiaggia di Castel Fusano, tratto di cui solo il primo chilometro, partendo da Nord, è interessato dall’erosione, mentre i restanti 3 chilometri non presentano tale fenomeno;
b) l’opera progettata andrebbe ad incidere fortemente su una zona di altissimo pregio paesaggistico come quella delle spiagge di Castel Fusano e di Castel Porziano, apprezzate per il loro valore naturalistico e simbolo di uno scenario mediterraneo unico, rilevato e rappresentato in moltissime opere cinematografiche, documentaristiche e raffigurative;
c) la zona dove verranno effettuati i lavori giunge a ridosso del sito d’importanza comunitaria (SIC) individuato con Codice Natura 2000 IT6030027 “Castel Porziano (fascia costiera)”, contraddistinto da habitat dunali di specifico e straordinario rilievo, riconosciuti e tutelati a livello comunitario oltre che propaggine della omonima Tenuta Presidenziale divenuta da tempo Riserva Naturale dello Stato proprio per i peculiari requisiti di naturalità e di fragilità;
d) l’importanza ecologica e paesaggistica di questo tratto di costa sabbiosa e dunale è testimoniato dal fatto che tale ambiente, tipico della regione biogeografica mediterranea, è presente sul territorio nazionale in modo sempre più frammentario: nel litorale romano su circa 24 chilometri di costa bassa i tratti che conservano dune in condizioni naturali e “libere” da infrastrutture risultano essere solo di 5,8 km circa, tra i quali è compreso il citato SIC IT6030027 “Castel Porziano (fascia costiera)”;
e) il SIC IT6030027, nonostante la pressione antropica, conserva tuttora un importante equilibrio ecologico e geomorfologico, anche se di evidente fragilità e rischio di frammentazione;
f) nell’area è già possibile osservare un inizio di processo di arretramento dei rilievi dunali e la formazione di estese superfici di spianamento: delicato e critico è lo stato di salute del settore interdunale e delle dune fisse di Castel Porziano, a evidente rischio di frammentazione anche per l’accentuazione dei processi erosivi causati dal vento;
g) è noto l’impatto erosivo di detti pennelli/scogliere sugli arenili e sulle dune posti anche a considerevole distanza, così come gli effetti sugli “ambienti spiaggia” determinati dalla realizzazione di sistemi di difesa rigidi: alterazione e/o scomparsa di habitat con conseguenti ripercussioni sulla composizione e sulla struttura trofica dei popolamenti associati;
h) in considerazione della continuità ecologica dell’area, tutti gli interventi andrebbero necessariamente preceduti da un’unica e preliminare valutazione di incidenza di area vasta per fornire le dovute garanzie di tutela ad un sito di importanza comunitaria di tale valenza e rilievo;
i) sorprendentemente, la quasi totalità delle imprese balneari operanti nell’area interessata dai lavori si oppone alla messa in opera dei pennelli/scogliere, per gli impatti paesaggistici e naturalistici, anche mediante interventi diretti sulla Commissione UE per il rispetto delle procedure poste a tutela del SIC;
si chiede di sapere:
- se è stato considerato adeguatamente, dalle competenti strutture del Ministero dei Beni Culturali, che l’opera in questione va a stravolgere una zona di altissimo pregio paesaggistico come quella delle spiagge di Castel Fusano e di Castel Porziano, apprezzate per il loro valore naturalistico e simbolo di uno scenario unico nel Lazio e nel Mediterraneo;
- se è stata effettuata dalla Regione Lazio, e con quale esito, la valutazione di incidenza prescritta dalle direttive UE e dal decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357;
- se è stato adeguatamente valutato che opere analoghe già esistono sul litorale di Ostia e su altre spiagge (dell’Adriatico, ad esempio) ove hanno arrecato danni anziché benefici: si tratta di un intervento evidentemente “datato”, realizzato secondo progettualità superate;
- se è stato considerato il danno che i pennelli/scogliere procureranno alle attività dei pescatori locali, con lo stravolgimento degli habitat marini e pesante interferenza sulle popolazioni ittiche e bentoniche;
- se è stato valutato che i pennelli/scogliere potrebbero impattare anche sui fondali del litorale e modificare le linee batimetriche della zona interessata, causando una maggiore erosione e addirittura rischi per la balneazione e la sicurezza delle attività sportive in mare;
- quali iniziative i Ministri interrogati hanno assunto o intendano assumere per garantire il pieno rispetto dei valori paesaggistici e naturalistici sopra illustrati, anche offrendo sponda alle imprese balneari locali, fondamentale tassello dell’offerta turistica della Città di Roma.
Sen. Anitori
Sen. Granaiola
Sen. Puppato
Sen. Mirabella
Sen. Mastrangeli
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