Ostia – Sette retake e oltre 100 volontari per cambiare il volto a tanti luoghi, strutture ed edifici pubblici del X Municipio restituendo loro decoro. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di adulti e bambini che ieri, domenica 23 ottobre, in occasione del RetakeDay che si è svolto in tutta Roma, hanno lavorato a Ostia, Acilia, Casalpalocco e Infernetto con risultati e presenze che vanno ben oltre le aspettative degli organizzatori.

“Il tempo è stato clemente e i retake sono stati ben sette con una partecipazione totale di oltre 100 persone”, spiega Leandra Gargiulo, che tre anni ha fondato il primo gruppo a Ostia. “A finire nel nostro ‘mirino’, attrezzati con scope, raschietti e pennelli, guanti, rastrelli e scope, sono stati il centro commerciale Le Terrazze di Casalpalocco riverniciato, la stazione di Acilia pulita con il coinvolgimento di tre senzatetto che vivono in zona e dell’Ama che ha provveduto al ritiro del materiale”, racconta, “la scuola media Mozart all'Infernetto che ha finalmente un'entrata decorosa e priva di rami che, oltre a rendere difficoltoso l'ingresso infastidivano i passanti per la presenza di insetti, via Vannutelli ad Ostia tirata a lucido, via Stiepovich ridipinta, via Pietro Rosa arredata con due nuove fiorire ricavate in alcuni tronchi di alberi morti ed infine l'evento che ha richiesto più lavoro, ma che ha stupito tutti per l'effetto finale: lo scivolo del Parco XXV novembre”.

“Un totale di cinque ore di lavoro che ha visti coinvolti i bambini , sotto la supervisione dei genitori e degli insegnanti, per un risultato strabiliante. I retaker”, prosegue Leandra Gargiulo, “sono cittadini attivi che supportano le istituzioni ma che pretendono risposte laddove l'amministrazione sia dormiente: chiediamo pertanto al prefetto Vulpiani aggiornamenti in merito alla chiusura notturna del parco XXV Novembre 1884, come richiesto con le circa 300 firme depositate questa estate. Gli atti vandalici avvengono principalmente nelle ore serali e notturne: la chiusura del parco, oltre ad evitare situazioni di pericolo, rappresenterebbe un segnale di presenza delle istituzioni sul territorio, attualmente in totale stato di abbandono”.