Ostia -
E’ partita oggi la Settimana della Cultura islamica. Inaugurata presso la sala consiliare Massimo Di Somma, alla presenza dell'assessore welfare e salute Emanuela Droghei, Youssef al-Moghazi, presidente dell’Istituto Culturale Islamico del Lido di Ostia, Fareed Alkhotani, presidente Lega Musulmana Mondiale Italiana, Monsignor Giovanni Falbo, prefetto 26esima Diocesi di Roma, il professor Ahmad Gianpiero Vincenzo, presidente Intellettuali Italiani, Giovanni Zannola, Consigliere X Municipio e presidente Commissione Sociale e della dottoressa Lucia Carletti, dirigente scolastico I.C. via Mar dei Caraibi e Stefano Di Tomassi, della Rete Socio-Pedagogica “Pacis In Terris” (Leone Espressivo rYs).
“L’amministrazione del X Municipio di Roma Capitale sta espletando l’iter per la costituzione dell’Ufficio della pace e del dialogo tra i popoli. Ci auguriamo che questo sia un luogo di promozione del dialogo e del confronto, con le tante comunità presenti sul nostro territorio e ci auguriamo, altresì, che sia un luogo di scambio fattivo di idee per migliorare la conoscenza, l’integrazione, abbattere i pregiudizi e costruire la nostra comunità”, lo hanno dichiarato l’assessore al welfare e alla salute del X Municipio di Roma Capitale Emanuela Droghei e il presidente della commissione consiliare servizi sociali, pari opportunità e sport del X Municipio di Roma Capitale Giovanni Zannola.
Un incontro tra due mondi, tra due grandi culture, che in qualche modo si intrecciano e si fondono nella storia. La cultura occidentale e la cultura islamica questa settimana si ‘sposano’ sul territorio del X Municipio capitolino, dando vita a un dialogo di pace e cultura, in modo da avvicinare la diversità, fonderla e conoscerla. Perché solo per mezzo della conoscenza non si ha più paura del diverso da sé.
La Settimana della Cultura Islamica, già martedì 6, ha avuto un primo incontro presso la Sala Riario della Basilica di Santaurea ad Ostia Antica, incontro alquale ha partecipato anchel’associazione Punto D. Quello presso la Sala Riario, è stato un incontro in cui si è parlato della condizione della donna all’interno della cultura islamica, condizione questa che non è quella che tutti noi pensiamo di sottomissione, comre ha spiegato Cinzia Aicha Rodolfi della Comunità Islamica di Castelfranco a Modena. La donna ha affermato che “la donna ha pari diritti e pari doveri e, al contrario della religione cristiana, in cui non ci si può sposare se si decide di prendere voti, la donna islamica, invece può continuare a godere di tutti i piaceri del matrimonio, sposandosi e avendo figlia. La cultura islamica – ha continuato la Rodolfi – è fatta di pace e cultura e la donna, quando non ha la cultura è indifesa, per questo le prime parole dette a Maometto furono ‘studia’ e dal suo esempio noi studiamo e conosciamo, per questo siamo anche donne forti, che conoscono i propri diritti”.
Le parole Cultura e Pace, hanno colpito Manuela Campitelli, presidente dell’associazione Punto D, “sono parole forti e la cosa che mi ha toccata maggiormente, è stato proprio l’uso che fate della parola”. L’intera Comunità Islamica è stata poi invitata da Punto D alla manifestazione del 1° giugno ‘Mai più’ e parteciperà con uno striscione contro la violenza sulle donne scritto in arabo.
I prossimi appuntamenti della Settimana della Cultura Islamica sono: Giovedì 8 maggio, presso la Moschea di Ostia, Lungomare Paolo Toscanelli 184 alle ore 15.00; alle ore 16.00, fino alle 20.00, invece, presso il Teatro del Lido in via delle Sirene 22, ci sarà una tavola rotonda, in cui si discuterà del ruolo delle Religioni per l’armonia della società, di San Francesco tra Oriente ed Occidente. Venerdì 9 maggio, ancora presso la Moschea, alle ore 15.00 e alle 18.00 presso l’Istituto Comprensivo Amendola Gattuso, via Marino Fasan 58; infine sabato 10 alle 10.30 presso la Moschea; domenica 11 dalle 10.00 presso la Moschea e incontro, durante la giornata con i giovani della Confederazione Islamica Italiana
Jone Pierantonio
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