‘Sì alla riapertura del centro Eschilo: situazione drammatica per 50 famiglie e 150 dipendenti'
L’INTERDIZIONE – Sono trascorse due settimane dal rogo provocato, sembra, da un corto circuito verificatosi nel centro estetico Mamy nails, ma l’intero centro Eschilo, nonostante i locali direttamente interessati dall'incendio siano 8 in tutto, resta chiuso. Le autorità hanno disposto l'interdizione di tutto il complesso per questioni di pubblica sicurezza, facendo riferimento alla possibile presenza di polveri sottili nell'aria. Ad emettere il provvedimento di interdizione precauzionale e cautelare, in attesa di conoscere gli esiti dei rilievi effettuati dall’Arpa e dalla Asl RmD, sarebbe stata la stessa Azienda sanitaria locale.
LA TESTIMONIANZA - “Anche sabato”, riferisce ad Ostia Tv Barbara Cannavale, titolare dell’omonimo Studio immobiliare, inaugurato soltanto tre mesi fa benché lei vanti 25 anni di esperienza nel settore, “al lavoro all’Eschilo c’era una squadra dell’Arpa, che noi certamente ringraziamo per il meticoloso lavoro che hanno svolto e stanno svolgendo nella misurazione della qualità dell’aria e degli eventuali livelli di inquinamento presenti, ma ci auguriamo che queste procedure ed analisi siano svolte in tempi celeri in modo da permetterci di riaprire il prima possibile”.
“Le istituzioni stanno facendo del loro meglio, ne sono e ne siamo sicuri”, spiega Barbara Cannavale, "ma vorremmo mantenere accesi i riflettori sulla situazione che stiamo vivendo, una situazione davvero difficile. Questo è un centro a conduzione familiare dove operano 50 realtà commerciali che danno lavoro a 150 dipendenti: bloccare tutto, dopo il grave danno già subito dai commercianti per le mancate vendite di Natale, potrebbe arrecare ulteriori gravi danni. Non è il mio caso in quanto”, prosegue la titolare dello Studio immobiliare, “fortunatamente posso ‘arrangiarmi’ ad incontrare i clienti all’esterno dell’agenzia, ma per chi ha negozi e attività commerciali la situazione è diversa, i problemi sono davvero tanti e l’accesso ai locali indispensabile per riprendere a lavorare”.
LA SOLIDARIETA’ – “In questi giorni drammatici”, sottolinea Barbara Cannavale a Ostia Tv, “abbiamo però ricevuto tante manifestazioni e dimostrazioni di solidarietà da parte di molte persone: una cosa che ci ha fatto piacere, che ci ha portato conforto. L’Eschilo è indubbiamente una importante realtà di riferimento dell’Axa, un punto di aggregazione per i tanti residenti, per le famiglie ed anche per noi operatori che ci ritroviamo anche fuori dell’orario di lavoro al bar per un caffè. Vorremmo dunque, e mi sento di parlare a nome dei miei colleghi, che l’attenzione rimanesse alta e che, soprattutto, visto che i locali distrutti sono fortunatamente pochi e vi è un’intera ala al primo e secondo piano intatta, che questa riaprisse, fermo restando la necessità che siano completate tutte le analisi disposte dalle autorità”.
IL RICORDO - La titolare dello studio immobiliare, poi, ricordando i terribili eventi del 23 dicembre scorso quando, non essendosi ancora accorta del rogo, vide avanzare verso di lei un vigile del fuoco che la spinse verso l’uscita (il centro commerciale fu evacuato velocemente, ndr), superato lo shock, ha parole di apprezzamento per la tempestività degli interventi sia dei pompieri sia di tutte le forze dell’ordine presenti. “Una volta all’esterno”, racconta, “ho visto le fiamme, altissime, spaventose. Grazie a quanti hanno operato, vigili del fuoco in primo luogo, impedendo che accadesse il peggio. Adesso”, conclude, “attendiamo fiduciosi di ricominciare”.
MARCO POSSANZINI (SEL) – Ieri, domenica 3 gennaio, gli esponenti di Sel X municipio hanno effettuato un breve sopralluogo nell'area interessata dall’incendio incontrando, su loro richiesta, una decina di commercianti nei pressi del bar del centro sportivo. “E’ diventato”, spiega Eugenio Bellomo, ex capogruppo Sel X municipio, “una punto d’incontro, una specie di sede distaccata per gli operatori dell’Eschilo. Interviene Marco Possanzini, coordinatore Sel X municipio, “mi risulta che tutte le attività commerciali esterne al centro, ma distanti pochissimi metri dal luogo dell'incendio, non abbiano subito nessun provvedimento di chiusura forzata e risultino pertanto funzionanti”.
LA PREOCCUPAZIONE – “Dopo la chiusura natalizia, se l’Eschilo non verrà riaperto rapidamente ci saranno pesantissime ricadute occupazionali sia per i dipendenti, sia per i titolari delle attività che si troveranno con le saracinesche abbassate e i conti da pagare”, afferma Marco Possanzini: “abbiamo raccolto, grazie all'incontro di Eugenio Bellomo con i commercianti e con alcune decine di lavoratori, le loro preoccupazioni ed è per questo che chiediamo al commissario prefettizio Domenico Vulpiani e al commissario Francesco Paolo Tronca di intervenire per risolvere il problema e permettere quanto prima la riapertura. Nelle prossime ore”, conclude, “scriveremo al commissario Tronca e al commissario Prefettizio Vulpiani con il fine di sollecitare l'Amministrazione Capitolina e municipale nel farsi carico del pesantissimo disagio vissuto dai lavoratori e dai commercianti colpiti”. “I commercianti mi hanno detto di essere disperati”, dice Eugenio Bellomo, che spiega: “alcuni commercianti all’interno dei negozi hanno prodotti alimentari che non possono ritirare con il rischio di dover buttare via tutto”.
GIOVANNI ZANNOLA (PD) - “La chiusura forzata - che ha già compromesso le vendite natalizie - ora rischia di minare definitivamente la sostenibilità economica di molte attività, con drammatiche ricadute occupazionali per i circa 150 dipendenti del centro”, commenta Giovanni Zannola, ex consigliere Pd del X municipio. “E' paradossale che si arrivi a 'paralizzare' 50 realtà commerciali – perlopiù a conduzione familiare - quando a pochi metri continuano ad operare decine di attività: alberghi, centri sportivi, negozi, scuole e chiese. Senza contare che, a causa dello smog, in questi giorni fare acquisti al centro di Roma risulta certamente più dannoso per la salute dei cittadini”.
LA RIAPERTURA – “Ora i prefetti Tronca e Vulpiani sono chiamati a un'importante assunzione di responsabilità. Mi associo”, prosegue Giovanni Zannola, “al coordinatore romano di Forza Italia Davide Bordoni nel richiedere ai commissari straordinari di Comune e Municipio di prendere dei provvedimenti altrettanto 'straordinari' a tutela dei lavoratori e delle attività economiche del territorio. E' necessario accelerare le procedure per la riapertura del Centro Eschilo e, se possibile, prevedere degli sgravi fiscali relativi ai tributi comunali a favore delle attività direttamente e indirettamente danneggiate dall'incendio”, conclude.
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