Roma – “Con la proclamazione del Sindaco eletto termina il mio incarico di Comandante Generale della Polizia Locale di Roma Capitale. È stato un ciclo professionale impegnativo ed affascinante che ha coinciso con un profondo cambiamento nella vita civile ed istituzionale di Roma”. E’ con queste parole che venerdì sera Raffaele Clemente, il comandante della Polizia locale di Roma Capitale nominato dall’ex sindaco Ignazio Marino, ha lasciato il suo incarico dopo l’elezione del neo sindaco Virginia Raggi.

LA CORRUZIONE – “L'emergere di un esteso sistema corruttivo ha costretto tutti, istituzioni, forze politiche e semplici cittadini, a fare uno sforzo importante, a reagire”, ha poi sottolineato l’ex comandante Raffaele Clemente. “Se quindi la questione morale si apriva, si imponeva alle istituzioni, a tutte, e quindi anche alla Polizia Locale, di "fare qualcosa"; come diceva Giovanni Falcone. Per questo motivo l'amministrazione ha scelto di dotarsi di un piano anticorruzione che prevedesse un piano di rotazione territoriale”, prosegue. “Queste misure sono state fortemente dibattute, contestate, discusse in giudizio davanti all'Autorità Nazionale Anticorruzione ed in sede di confronto sindacale, ma oggi sono parte integrante delle opzioni che Roma Capitale o altre amministrazioni, volendo, potranno praticare in maniera più o meno decisa”, continua.

L’APPREZZAMENTO – “Durante questo periodo ho imparato a conoscere l'impegno, la preparazione e l'entusiasmo di tantissimi vigili, poliziotti locali, formidabilmente preparati e la rassegnazione, la passività o peggio di pochi altri”, afferma, esprimendo parole di apprezzamento per i vigili capitolini. Ho apprezzato la costanza, spesso lo spirito di sacrificio ed a volte il fisico coraggio di tantissimi vigili ed ho passato con loro per strada ore che non dimenticherò mai. Per questo li abbraccio tutti”.

I CITTADINI - Ho avviato un dialogo anche diretto con la cittadinanza cercando di riavviare un rapporto che a volte sembra bloccato ed a tratti pregiudizialmente ostile. Per questo motivo la Polizia Locale ha cercato ostinatamente il dialogo con la cittadinanza, scegliendo di aprirsi ai Social Media ed avviando un nuovo sistema di segnalazione digitale che puntasse al massimo grado di trasparenza ed efficacia.

LA TECNOLOGIA – “Nella stessa direzione va la scelta di innovare tecnologicamente l'operatività della Polizia Locale. Se oggi ogni vigile su strada può utilizzare un palmare o una telecamera digitale e non un novecentesco blocchetto cartaceo è perché il team informatico e logistico ha reso concreta questa mia indicazione. È ovvio che molte sono le difficoltà che incontra e che incontrerà questo Corpo di polizia ma proprio per questo da poliziotto mi sento di ricordare ancora le parole di Giovanni Falcone: "Possiamo sempre fare qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto"”, ha poi concluso Raffaele Clemente tornando a citare il giudice Giovanni Falcone”.