Ostia – “Non c'è se e non c'è ma che tengano. Sul mare di Roma esiste e resiste una condizione di assoluta e inaccettabile illegalità. Dagli abusi edilizi, passando per lo "sconfinamento" delle concessioni e per l'uso privato di aree demaniali pubbliche, fino alla chiusura a catena dei varchi e al mancato rispetto dell'Ordinanza Balneare così come del Codice della Navigazione, sul nostro litorale è un proliferare di illegalità diffusa che non può e non deve essere ignorata. Questo sviluppo padronale e predatorio ha ucciso la vocazione turistica del nostro territorio, ha imprigionato risorse e ha trasformato il mare, un bene pubblico e cioè di tutti e per tutti, in qualcosa ad uso e consumo dei soliti noti.

La reazione vergognosa dell'Ingegner Papagni davanti alle domande scomode di un giornalista di inchiesta relativamente al processo avviato il 21 Marzo scorso, procedimento che vede imputati Papagni e Nocera, un dirigente municipale e non certo un comune in provincia di Salerno, dicono tutto sullo stato di salute del mare di Roma. Se le spiagge in concessione sono praticamente blindate da mura perimetrali e lucchetti, le spiagge libere, almeno le pochissime rimaste, sono totalmente allo sbando e nelle mani degli abusivi.

Ci sono poi casi estremi di totale abbandono e degrado delle spiagge libere, questo è il caso della spiaggia libera ex Concessione Arca gestita fino al 2015 dalla Caritas che, nonostante l'Ordinanza Balneare 2018 ne preveda l'utilizzo, risulta inaccessibile per la presenza di manufatti cadenti, lucchetti ai cancelli di ingresso, reticolati che impediscono l'accesso al mare e spazzatura sulla spiaggia. Al fine di far luce sulla condizione in cui versa il mare di Roma la Senatrice Loredana De Petris (LeU), che ringraziamo per l'impegno e la tempestività, ha presentato una interrogazione parlamentare.

Ad Ostia, nel Municipio X di Roma Capitale, non c'è spazio per semplicistiche ricostruzioni o negazionismi da quattro soldi, abbiamo chiesto, chiediamo e chiederemo con forza che sul mare di Roma torni finalmente la legalità. Sembra assurdo che in un paese civile si debba manifestare e presentare interrogazioni parlamentari per chiedere il rispetto delle leggi vigenti”. Lo dichiara in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.