Ostia – Al ritmo incalzante della house gli allievi della Femus Art School hanno ballato con allegria, entusiasmo e tanta energia, esibendosi in piroette e salti acrobatici, davanti alla sede di quella che per dieci anni è stata la loro scuola di danza, ora chiusa. Il centro è stato sgomberato e posto sotto sequestro preventivo lo scorso mese di maggio in quanto ‘occupato abusivamente’: le chiavi sono ritornate in possesso del comune di Roma.


Insieme ai ragazzi e alle ragazze gli insegnanti e le famiglie si sono ritrovati oggi, a mezzogiorno, in via Antonio Forni per richiamare l’attenzione e chiede ‘la rinascita della scuola, unico punto di riferimento per i giovanissimi in un quartiere che non ha centri di aggregazione sociale’. “Siamo tornati!”, hanno detto fiduciosi gli allievi della Femus, che hanno lavorato insieme ai docenti ad un progetto di rinascita della scuola.


“Sono qui con le mamme e gli insegnanti”, ha spiegato Stefano Locci, noto artista del litorale, che ha voluto testimoniare con la sua presenza la vicinanza ai ragazzi: “Questi ragazzi vogliono ancora credere che a settembre ci sarà la loro scuola”. La nostra iniziativa rappresenta il nostro impegno per far rinascere la scuola”, dichiara una delle insegnanti: “noi vorremmo continuare il nostro percorso laddove per dieci anni ci siamo impegnati anima e corpo. In una zona forse ‘difficile’, grazie alla nostra professionalità e al nostro impegno abbiamo avvicinato tanti giovanissimi allo sport e all’arte. Non vorremmo che questo spazio”, conclude, “così importante per molti ragazzi fosse cancellato”.