"Bardotto", un mammifero poco conosciuto
Sicilia - Questo quadrupede non va confuso con il mulo che nasce dall’accoppiamento opposto. Il bardotto viene allevato qui in Italia, quasi esclusivamente in Sicilia, per la qualità della sua carne. Il bardotto nitrisce, il mulo raglia. Anche il suo aspetto è leggermente differente, ha orecchie piccole e criniera folta. Questo animale era già conosciuto in Mesepotania dove veniva usato per i lavori pesanti. Insieme al mulo è stato usato per i trasporti militari di inizio secolo. Attualmente viene allevato quasi unicamente per la macellazione dato la qualità della sua carne. Può vivere tra i trenta e i cinquant’anni, sostanzialmente è un animale tranquillo che si adatta bene a vivere con gli uomini. Naturalmente i suoi calci possono essere estremamente pericolosi!
Oltre che in Sicilia lo si trovava in Spagna e in Portogallo ma, in questi ultimi due Paesi è quasi completamente sparito dal panorama delle campagne locali. Una conta ufficiale di questo animale non esiste. Del resto anche per la popolazione asinina mancano dati certi ed ufficiali. Il parente molto stretto del bardotto – l’asino – è al centro di una grossa discussione medico/scientifica, infatti il suo latte viene raccomandato per i neonati che dimostrano una potenziale allergia al latte vaccino. I Greci lo usavano per allevare i loro neonati, i romani lo consideravano una bevanda di gran lusso e ancor prima – Ippocrate – lo raccomandava per prevenire gli avvelenamenti, le intossicazioni e la cura di piaghe infette. Ma anche nella Francia del ‘700 le nobildonne erano disposte a pagare moltissimo pur di aggiudicarsi la prelibata bevanda!