Sicurezza idraulica a Ostia, il Coordinamento: “Dovrebbero dimettersi”
Ostia – Riceviamo e pubblichiamo dal Coordinamento Sicurezza Idraulica X Municipio:
“Le alluvioni che da decenni si ripetono hanno devastato beni mobili e immobili, generando, inoltre, stati d’ansia e di panico e addirittura fobie nei bambini! Motivi questi che dovrebbero da soli bastare per muovere non solo la coscienza generale ma impegnare chi, per mandato, ha chiesto il voto e la delega dei cittadini promettendo loro di rappresentarli anche e soprattutto in ordine a questi temi. L’indignazione dei cittadini è ormai esasperazione di fronte all’assordante silenzio da parte di chi ha disatteso la sua parola e il suo mandato ed oggi dovrebbe rassegnare le sue dimissioni. E sarebbe il caso che lo faccia prima che si arrivi alla disperazione.
ECCO TUTTE LE DATE, GLI INCONTRI E LE INIZIATIVE NELL'ULTIMO ANNO
5 febbraio 2014 con alcuni pullman gli alluvionati del 31 gennaio manifestarono il dissenso e la disperazione alla Regione Lazio (via della Pisana). Veniva chiesto un incontro con il Presidente Zingaretti e nell’occasione, una delegazione dei Comitati di Quartiere veniva incontrata dall’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio Refrigeri che rassicurava sulla realizzazione di opere a breve, medio e lungo termine; 31 marzo 2014, i comitati di quartiere scrivono ai capigruppo di Maggioranza e Opposizione di Roma Capitale e del X Municipio presentano una proposta di O.d.G da discutere convocando l’Assemblea Capitolina e il Consiglio Straordinario del X Municipio (nota prot. 33945); 7 maggio 2014, risultando ignorate e schernite le proteste dei cittadini vittime degli allagamenti, in più di cento, con prot. 063622 del 7 maggio 2014, hanno presentato alla Procura della Repubblica Presso il Tribunale di Roma una denuncia-querela perché siano accertate responsabilità per gli allagamenti avvenuti il 31 gennaio 2014; 4 luglio 2014, nella conferenza stampa svoltasi nella sala consigliare del X Municipio, l’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio Refrigeri dichiarava: o la disponibilità di 22 milioni di euro per interventi su tutto il territorio regionale; o che sarebbero stati stanziati dei fondi per risarcire i danni ai privati e ai commercianti a seguito dell'alluvione del 31 gennaio scorso; o che la Regione Lazio avrebbe cercato di ottenere ulteriori fondi da parte dell'Europa e che avrebbe lavorato su tutto il materiale e le varie proposte giunte dall'amministrazione locale e soprattutto dai cittadini che conoscono meglio il territorio;
4 luglio 2014 nella stessa conferenza stampa, l’ex Capogruppo del PD Francesco D'Ausilio dichiarava: o che oltre all’istituzione del tavolo tecnico con tutti gli enti di competenza, erano stati ottenuti 5 milioni di euro per gli interventi di prima necessità e che altri 100 milioni di euro sarebbero stati investiti in Acea per risistemare le condotte di smaltimento delle acque chiare; 16 ottobre 2014, in occasione dell’occupazione della sala Consigliare del X Municipio, il Presidente Andrea Tassone dichiarava <
Nell’occasione il Presidente Tassone: o dichiarava di aver ricevuto dalla Regione Lazio 2 milioni di euro per degli interventi sul territorio del X Municipio (denari che, diversamente da quanto allora affermato, ad oggi, non risultano ancora nelle casse municipali); o rappresentava che, tuttavia “la grande partita si sarebbe giocata a fine anno con i 148 milioni che sarebbero arrivati dall’Europa e dei quali non meno di 20 milioni sarebbero dovuti essere destinati a questo territorio perché <<… 2 milioni vanno bene per interventi tampone, per far allagare di meno tutti quei quartieri che ogni anno si alluvionano>>. E con i 20 milioni ci sono seri progetti fatti da professori universitari e daremo il via alla grande messa in sicurezza di questo territorio”. ll Presidente Tassone, dunque, parlava di fondi Europei per i quali sarebbe andato a battere i pugni sui tavoli, peccato che ignorava e, forse ignora ancora, che il piano stralcio anti-dissesto idrogeologico varato il 20 novembre 2014 dal Governo nazionale d'intesa con le Regioni, dei 590 milioni ottenuti dalla Bei (Banca europea per gli investimenti), quasi tutte le grandi aree urbane hanno beneficiato, in ragione di quanto richiesto, per mettere in sicurezza i corsi d'acqua, tranne Roma! In realtà, sulla base del piano di bacino del Tevere da Regione Lazio e Comune di Roma sarebbero stati segnalati interventi per 222 milioni di euro.
Ma la mancanza assoluta di progetti (quelli presentati sarebbero solo studi di fattibilità) ha indotto il Governo a finanziare solo la progettazione e opere minori per soli 5,2 milioni di euro. Durante lo stesso Consiglio Straordinario è stata approvata all’unanimità la Risoluzione N. 54 con la quale si impegna il Presidente e la Giunta municipale a chiedere fondi congrui già dal successivo assestamento di bilancio comunale ed intervenire in somma urgenza su criticità immediate. 8 novembre 2014, i cittadini manifestano in piazza Anco Marzo promuovendo un flash mob sulla sicurezza idraulica cercando di tenere alto il livello di attenzione sul tema; 2 dicembre 2014, il Coordinamento Sicurezza Idraulica X Municipio, con nota prot. 148415, chiedeva al Presidente del X Municipio Andrea Tassone, in ragione del silenzio e del tempo trascorso, di essere convocato e relazionato sull’avanzamento dei lavori. Ad oggi nessun incontro è stato convocato; 17 dicembre 2014, Regione Lazio, Roma Capitale e X Municipio ricevono dal Coordinamento Sicurezza Idraulica X Municipio una nota dettagliata contenente le opere ritenute prioritarie da realizzare sul territorio di Ostia e dell’entroterra; 30 dicembre 2014, il Coordinamento Sicurezza Idraulica X Municipio scrive alla Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, Coordinatore Erasmo D’Angelis e Direttore Mauro Grassi, al Commissario Straordinario Delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio della regione Lazio Dott. Vincenzo Santoro e agli altri enti competenti. Ad oggi nessun opera di mitigazione del rischio idraulico è stata eseguita nel territorio del X Municipio di Roma Capitale. Dopo fatti di questo genere, dovrebbero dimettersi”.
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