Sicurezza, Severini: 'Aranova sotto assedio e senza pattuglie'
Aranova - L’sos al 112 è stato lanciato per primo alle 3.52. Tentativo di furto in abitazione in via Michele Rosi. Una costante negli ultimi periodi ad Aranova. La prima pattuglia si è però vista alle 5.20, provenienza Ladispoli. Motivo: le poche auto in circolazione erano tutte impegnate.
“Aranova è ormai in balìa di se stessa - afferma Roberto Severini, presidente dell’associazione Crescere Insieme -. Ci sono continui furti in abitazione e negli esercizi commerciali. L’ultimo soltanto nella notte di lunedì in via Michele Rosi. Ma non è il solo. Ci sono stati diversi colpi negli ultimi giorni. Giovedì notte al bar La Piazzetta il bottino è stato di 6mila euro. Ma è la modalità con la quale operano a far paura. I ladri non si fermano di fronte a nulla, hanno preso a mazzate i vetri blindati fino a quando non li hanno divelti e con l’antifurto che suonava hanno ripulito tutto. Tutto troppo semplice. Non vediamo mai una pattuglia di polizia, carabinieri, guardia di finanza o polizia locale girare. Per i delinquenti è una manna. A nulla servono grate, antifurti e compagnia bella senza la presenza delle forze dell’ordine”.
L’ultima vittima è Serena Letterio, residente in via Michele Rosi: “Ho già subìto un furto quest’estate, ad agosto. I ladri a mezzogiorno hanno divelto le grate e smurato la cassaforte. La cosa assurda è che tutto è avvenuto in pieno giorno. E la mia abitazione è fronte strada. Sapevano benissimo che avrebbero avuto tutto il tempo di agire indisturbati perché tanto le forze dell’ordine non ci sono. Lunedì notte altro tentativo di furto: è suonato l’allarme. Hanno aspettato che uscissi, ma mi sono barricata in casa e ho chiamato il 112. Erano le 3.52. La prima pattuglia si è presentata alle 5.20. Per fortuna questa volta non hanno smurato le grate. Avrebbero avuto tutto il tempo di entrare e fare i comodi loro. Una pazzia. Siamo soli, in preda a questi criminali. Sto prendendo in seria considerazione l’idea di ritrasferirmi a Roma. Sono venuta ad Aranova un anno fa, ma ora non ci voglio più stare”.
Nella notte di giovedì Maurizio e Giorgio, titolari del bar La Piazzetta ha subìto il terzo furto in poco meno di un anno: “Ormai è una costante - dicono -. Hanno distrutto a mazzate i vetri blindati e mentre l’antifurto suonava hanno svaligiato il bar. Bottino 6mila euro tra soldi, sigarette, videopoker e un computer”.
“Aranova e hinterland - continua il presidente dell’associazione Crescere Insieme, Roberto Severini - contano ormai quasi 20mila residenti. La sicurezza è affidata a un gruppo di sei carabinieri, al completo, della caserma di Torrimpietra che alle 20 chiude. Impensabile. Cosa chiediamo? Un posto di sicurezza ad Aranova, che sia una caserma dei carabinieri, della polizia locale, un commissariato di polizia, non ci interessa. Serve maggiore presenza sul territorio. È assurdo che tutte le sedi siano a Fiumicino e il nord debba essere presidiato da sei persone con una sola vettura disponibile. La salute e la sicurezza sono diritti fondamentali dei cittadini sui quali non si può pensare di tagliare. Facciamo un ulteriore appello al sindaco nella sua qualità di garante della sicurezza del territorio, perché noi cittadini di Fiumicino pretendiamo rispetto”.
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