Sulla collina non sventola più la bandiera nera degli jihadisti dell'Isis. Dopo 134 giorni di combattimenti, strada per strada, casa per casa, la resistenza della comunità curda di Kobane è riuscita a respingere le truppe dello Stato Islamico. Dall'inizio del conflitto sono circa 1600 i morti.

I combattenti di YPG e YPJ sono riusciti a liberare il cantone che in questi mesi è stato teatro di un'eroica resistenza. A confermare la notizia è l'Ong "Osservatorio siriano per i diritti umani" e Polat Can, uno dei portavoce dell'Unità di Difesa Popolare. Fonti del Dipartimento di Stato U.S.A. frenano gli entusiasmi parlando di zona che "resta contesa", nonostante l'effetiva ritirata dell'Isis.

Esplosioni di gioia in tutte le città curde. Le strade della zona turca del Kurdistan sono state invase da migliaia di persone che hanno festeggiato l'importante vittoria per tutta la notte. Festa anche nelle comunità curde presenti in Europa. 

Sul web impazza l'hastag #JeSuisKobane, a testimonianza di come questa vittoria sia stata la prima vera risposta al massacro di Parigi. Questa piccola enclave, abbandonata dalla comunità internazionale, è stata il centro della battaglia contro il "totalitarismo" islamico dell'Isis. La prima vittoria contro il fondamentalismo parte da qui.

Nelle prime immagini di Kobane, i combattenti danzano e sparano raffiche in segno di vittoria. Sulla collina di Mistenur sventola la bandiera curda.