Sul cancello di una proprietà privata a via Carlazzo spuntano i cartelli di inizio lavori per l'installazione di un ripetitore per telefonia mobile. i cittadini protestano con un 'funerale'

Bagnoletto - Sono furiosi i residenti di Bagnoletto, che ormai da diversi mesi si stanno opponendo all’installazione di un’antenna telefonica nel quartiere. Sabato mattina un centinaio di cittadini si sono incontrati presso via Carlazzo, ovvero lungo la strada dov’è presente il terreno privato in cui sorgerà l’opera dedicata alla telefonia mobile.

Bagnoletto dice “no” all’antenna telefonica

I residenti di un quartiere con numerosi villini e che vivono al fianco della propria famiglia, si oppongono fermamente alla scelta dell’installazione dell’antenna. Secondo la scheda tecnica, a Bagnoletto sorgerà una struttura alta 27 metri: al suo interno, saranno disposte 12 antenne telefoniche (a metà tra Tim e Vodafone), due parabole e 24 ripetitori. Radiazioni che potrebbero nuocere gravemente, nonostante gli studi contrastanti degli scienziati, alla salute umana.

La rabbia dei residenti

Al sit-in di Bagnoletto sono tanti i cittadini che hanno aderito. Famiglie, nonni, giovani del quartiere e addirittura scolaresche con le insegnanti. C’è una totale bocciatura all’installazione, riversando anche molteplici critiche verso la residente che vorrebbe installare tale struttura telefonica all’interno del proprio terreno. Emerge soprattutto la paura di una mamma, genitore di un giovane con la Sindrome di Brugada e che teme l’azione nociva delle radiazioni. Dice disperata ai microfoni di Ostia Tv: “Se le frequenze spengono l’impianto nel cuore di mio figlio, rischia la morte. Dove sta il diritto alla salute in questa situazione?”.

Le parole del consigliere Alessandro Ieva sull’antenna a Bagnoletto (Mettere in H2)

Oltre alla presenza del Comitato di Quartiere Bagnoletto col presidente Marco Fagnani, anche la politica del X Municipio ha visto una propria rappresentanza. Al sit-in ha preso parte anche il consigliere Alessandro Ieva (Capogruppo del Movimento 5 Stelle a Ostia), che ha portato la vicenda anche all’interno dell’Aula “Massimo Di Somma”. “Sia Roma che gli enti competenti hanno ignorato questa vicenda – spiega Ieva -, nonostante la questione dell’antenna veda una disputa familiare su chi vuole l’antenna e chi no. Oggi viene uccisa la Costituzione in questo quartiere, considerato come si viola l’Articolo 32, ovvero quello dove la Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.