Smantellata banda di borseggiatori internazionali: derubavano i passeggeri russi
Fiumicino – Smantellata una banda internazionale di borseggiatori professionisti che con il vecchio stratagemma della ‘macchia’ alleggerivano del portafogli ricchi passeggeri russi all’aeroporto di Fiumicino. Alla gang, della quale facevano parte due malviventi algerini e uno francese, sono stati attribuiti almeno 4 furti, mentre altri sono in via di ricostruzione da parte degli agenti della Polaria impegnati nel contrasto del fenomeno del borseggio al Leonardo Da Vinci.
Semplice e collaudato il “modus operandi” della banda. Uno dei tre fermati, una volta individuata la ‘preda’, quasi sempre cittadini russi riconoscibili da borse da viaggio “griffate”, gli si avvicinava alle spalle e con un dosatore di mostarda gli imbrattava i vestiti. Un altro complice a quel punto avvicinava il malcapitato facendogli notare la macchia e, mentre gli offriva premurosamente aiuto, lo distraeva per permettere al terzo complice di impossessarsi indisturbato del prezioso bagaglio. Gli agenti della polizia di frontiera dello scalo romano, attraverso l’esame dei filmati delle telecamere di sorveglianza, alla fine sono riusciti a dare un volto ed un nome ai tre criminali, già conosciuti. La certezza che i responsabili fossero proprio loro, gli investigatori l’hanno avuta dal riconoscimento effettuato dalla commessa di un importante negozio di alta moda della Capitale, dove i tre ladri avevano cercato di utilizzare una delle carte di credito rubate proprio mentre il derubato ne denunciata il furto negli uffici della Polaria.
E’ stato così che attraverso una complessa attività d’indagine gli agenti sono riusciti ad accertare che B.K., 38 anni, algerino, A.T., 37 anni, algerino, e M.B., 33 anni, francese, alloggiavano in un b&b di Trastevere e che uno di loro era in procinto di lasciare l’Italia. A quel punto mentre alcuni investigatori hanno arrestato al Leonardo Da Vinci B.K. mentre si stava imbarcando su un volo diretto a Parigi, contemporaneamente è stata condotta una perquisizione all’interno del b&b nel corso della quale è stata ritrovata, cucita nei risvolti dei vestiti e nei doppifondi ricavati nelle suole delle scarpe, l’ingente somma di 65.000 euro in euro, dollari e rubli. In particolare l’algerino fermato in aeroporto è stato trovato in possesso, oltre che di una ingente quantità di denaro, anche di un costoso e particolare portadocumenti che in sede di denuncia era stato dettagliatamente descritto dal derubato.
I tre malfattori, a causa la loro particolare pericolosità sociale, la ripetizione dei reati e l’ingiustificato possesso di valori, con il parere concorde dei sostituti procuratori della repubblica di Roma e Civitavecchia, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e condotti nelle carceri di Regina Coeli e Civitavecchia a disposizione dell’ autorità giudiziaria. Per tutto il denaro sequestrato è stato richiesta la confisca. ‘Curioso’ è il particolare emerso grazie ad una serie di accertamenti effettuati tra le forze di polizia europee. E’ stato infatti appurato che il francese, M.B., era stato arrestato con un altro nome dalla polizia inglese nel 1998. E proprio in considerazione della particolare destrezza nei borseggi, dopo un periodo di detenzione, aveva accettato il rimpatrio con un rimborso spese di 3.000 sterline, ma il giorno successivo era stato nuovamente colto in flagranza di reato a Londra e arrestato dalla Scotland Yard Hotel Crime Unit.
La brillante operazione si inserisce nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di polizia giudiziaria e in particolare nella specifica attività di contrasto al fenomeno dei furti sui passeggeri in partenza dal Leonardo Da Vinci disposta dal direttore della V Zona, dottor Antonio Del Greco, e coordinata dal primo dirigente, dottor Rosario Testaiuti.
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