“Nessuno escluso”, l’iniziativa dell’ assessorato ai servizi sociali del municipio XIII, questa volta ha fatto tappa al Cpo - Centro paraplegici di Ostia – di viale Vega, dove, come negli intenti del progetto, è stata organizzata una giornataall’ insegna della socializzazione. Sin dalla mattina, e alla presenza degli assessori aiservizi sociali e dell’ ambiente, Lodovico Pace e Giancarlo Innocenzi, volontari dellenumerose associazioni del territorio che hanno aderito al progetto, si sono incontraticon i degenti della struttura riabilitativa, eccellenza del territorio, hanno avuto mododi confrontarsi e di passare qualche ora insieme, oltre che prendere parte al pranzo.

I volontari di Lions Club Roma Mare, Nucleo Protezione civile della Polizia di Stato,Anffas Ostia, Cooperativa Grimaldi, Associazione Sindrome di Williams (tra lemalattie più rare con 400 casi in Italia), Gen (Gruppo Naufraghi della vita), Cogemare Associazione San Vincenzo Pallotti, come peraltro accade ogni fine settimana,hanno preso parte ad un giorno diverso per i degenti del Cpo.

“Questa iniziativa - ha affermato l’assessore Pace - si inquadra nell’ ampio elaboratoche abbiamo chiamato “ Nessuno escluso” , proprio per dare il giusto significato alprogetto avviato lo scorso mese di maggio e che vede coinvolti i diversamente abili,le loro famiglie e i tanti cittadini, e sono sempre di più, che aderiscono. Nessunoescluso ha toccato le spiagge del litorale lidense, gli spazi verdi ed i centri diurni. Oggi - ha affermato ancora Pace - siamo al Cpo che riteniamo il fulcro del settore” .

Per l’assessore Innocenzi “ iniziative come questa vanno sollecitate ed incrementate.Partecipare in maniera attiva a giornate come questa - ha detto ancora Innocenzi –oltre che sensibilizzare i cittadini, dà modo di sentirsi appieno parte integrante delterritorio, nessuno escluso”. All’iniziativa hanno preso parte anche il primario David Antonio Fletzer e il direttore sanitario del Cpo, Carla Salvitti. “Il Cpo sta tornando al ruolo che gli compete - ha dichiarato la dottoressa Salvitti - . Dopo un lungo periodo di buio, l’ospedale staaccogliendo pazienti mielolesi da tutta Italia, anche dal Nord. Un riconoscimentodella validità di questa struttura e, in proposito, tengo a sottolineare anche che prestodai 23 degenti passeremo ai 28 più un posto nel day hospital” .