Infernetto - E’ stata una mattina speciale quella che hanno vissuto ieri, mercoledì 13 gennaio, i bambini dell’ospedale Policlinico Agostino Gemelli di Roma grazie all’iniziativa che ha visto protagonista una rappresentativa di atleti del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, tra cui il campione olimpico di canottaggio Simone Raineri, il bronzo olimpico nel salto triplo Fabrizio Donato e il campione mondiale di karate Stefano Maniscalco.


GLI ATLETI - Accompagnati dal generale di brigata Giorgio Bartoletti, comandante del Centro sportivo della Guardia di Finanza con sede all’Infernetto, dal colonnello Vincenzo Parrinello, comandante del Gruppo Polisportivo e dal capitano Giovanni Conti, comandante del II Nucleo, gli atleti e i tecnici gialloverdi hanno fatto visita agli studenti che frequentano la scuola interna del policlinico ed ai bambini degenti nei reparti pediatrici, che hanno ricevuto in dono dai campioni delle Fiamme Gialle dei kit scolastici e dei giocattoli.


EMOZIONI&SORRISI - Emozioni, sorrisi ed entusiasmo sono stati gli ingredienti dell’incontro con i piccoli pazienti che si è svolto anche alla presenza del presidente del Coni Lazio, Riccardo Viola, il quale ha voluto lasciare ai bambini un piccolo presente da parte del Comitato Regionale.


IL POLICLINCO GEMELLI - All’incontro erano presenti il direttore generale del Policlinico Gemelli, ingegner Enrico Zampedri, il direttore di sede Fabrizio Vicentini ed il direttore sanitario Andrea Cambieri e, in rappresentanza della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli, il professor Paolo Zeppilli della Uoc Medicina dello sport, il dottor Filippo Berloco oltre ai medici primari dei reparti coinvolti e i docenti della scuola dell’ospedale ai quali è stata donata la monografia "Un secolo in gialloverde".


LA SOLIDARIETA’ - Le Fiamme Gialle, anche in questa occasione, hanno cercato di coniugare i successi sportivi con il tentativo di promuovere e realizzare progetti volti alla solidarietà verso chi è meno fortunato, con la speranza che l’incontro rimarrà a lungo nelle menti e nei cuori dei piccoli pazienti e degli studenti della struttura ospedaliera.