Ostia - Due infermieri per sei bambini. I piccoli pazienti in questione sono i bimbi affetti da gravissime patologie o malattie rare ricoverati nella ‘Home in hospital’ presso l’ospedale Grassi di Ostia che invece avrebbero diritto, secondo i Piani assistenziali, ad un infermiere h24 ciascuno. I Piccoli guerrieri, come stati ribattezzati da Valter Mazza, papà di Mirko e ideatore del progetto ‘Home in hospital’ dieci anni fa, sono bambini tanto fragili quanto preziosi che necessitano di un’assistenza 24 ore su 24.


Per la loro sopravvivenza, anche se fa male usare un termine così crudo, hanno bisogno di essere collegati a sofisticati macchinari, di infinite cure e terapie e di interventi immediati in caso di emergenza che soltanto in una struttura attrezzata come la ‘Home’ possono ricevere. I loro genitori, sempre vigili, sempre impegnati a donare alle loro creature amore e attenzione, a tutelare la loro salute ed il loro diritto all'assistenza, dopo aver lottato e protestato fino ad occupare la sede della direzione generale della Asl RmD di Casalbernocchi perché i propri figli soggiornassero in locali adeguati e “non stipati come polli in una gabbia”, adesso, come affermano, stanno “combattendo un’altra battaglia”.


Dopo aver ottenuto recentemente dall’Azienda l'ampliamento della ‘Home’, che adesso si trova in locali ariosi dove sia i familiari dei piccoli sia gli stessi sanitari possono muoversi agevolmente, hanno però visto aumentare i posti letto. “Dei quattro bambini ricoverati, diventati cinque con l’arrivo del piccolo Mattia nel luglio dello scorso anno, adesso se ne è aggiunto un sesto”, spiega Valter Mazza, che è anche presidente della onlus ‘Piccoli guerrieri Home in hospital’: “praticamente c’è stato un aumento del 50%. Noi genitori pensavamo che la Asl aumentasse anche il personale infermieristico visto che i carichi di lavoro sono chiaramente aumentati. E invece l’ordine tassativo sembra proprio essere un ‘no’. Una cosa vergognosa ed irrispettosa nei confronti di chi sta male, di chi soffre ed ha bisogno di assistenza, pertanto noi, mamme e papà, andremo avanti imperterriti per chiedere l’assistenza alla quale i nostri figli hanno diritto”, conclude il signor Mazza.



Per questa ragione i genitori hanno scritto una lettera, rivolgendosi al ministro della salute, Beatrice Lorenzin, al general manager della Asl RmD, Vincenzo Panella, ai vertici dell’Azienda, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e per conoscenza all’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.



Di seguito il testo della lettera:



“AL Direttore Generale ASL RM/D Dott. V. PANELLA Direttore Sanitario ASL RM/D,
D.ssa F.S. PIROLA Direttore f.f. Distretto Sanitario XII MUNICIPIO,
Referente Medico Home in Hospital ASL RM/D D.ssa C. SALVITTI,
Presidente Regione Lazio On.le N. ZINGARETTI,
Ministro della Salute On.le B. LORENZIN,
e pc. Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica Segretario. Avv. F. Gallo
LORO SEDI

Oggetto: Richiesta di potenziamento del personale infermieristico presso la Home in Hospital


Gentile Dott.ssa Salvitti,

Nel ringraziarLa per il cortese riscontro, intendiamo porre alla Sua attenzione alcuni elementi che riteniamo utili ad una più corretta valutazione sull’opportunità di aumentare il numero di infermieri a disposizione dei bambini. Le difficoltà nella gestione dei bambini, si sono manifestate già a luglio 2014 con l’arrivo di Mattia che, un po’ per via dell’età un po’ per la gravità della patologia, presenta condizioni di una stabilità nella sua criticità, infatti, è soggetto a frequenti episodi di crisi.


Tuttavia, intendendo il periodo precedente al termine dei lavori come transitorio, abbiamo pazientato, certi che con l’arrivo del sesto bimbo avrebbe la ASL stessa, adeguato il personale, per il mantenimento di Livelli di Servizio adeguati. Purtroppo negli ultimi giorni ci sono stati vari eventi che si sono presentati, crisi respiratorie bradicardie severe, desaturazioni più o meno gravi, eventi importanti ma per fortuna non concomitanti, del resto sono affetti da patologie gravissime, nonché malattie rare il cui decorso è sconosciuto e l’assistenza è complessa come anche Lei ha accennato nella Sua risposta.


Ci chiediamo cosa sarebbe successo laddove gli eventi si fossero verificati contemporaneamente, soprattutto su chi sarebbe ricaduta la responsabilità di un’assistenza del tutto insufficiente se paragonata alla gravità dello stato di salute dei bambini. La nostra preoccupazione non è infondata, e, non è riferita alla cura ordinaria dei bambini seppur già complessa (igiene, somministrazione terapie, sorveglianza,etc.) quanto ad eventi eccezionali, e non così rari, che potrebbero verificarsi improvvisamente, questo rappresenta per i nostri bambini l’ordinario nella loro stabile criticità o, come Lei ha accennato, complessità clinica in fase di stabilità, ma a cui la ASL RM/D, non può esimersi nell’assicurare un adeguamento al numero degli Infermieri ed ai bisogni dei piccoli.



Due soli infermieri non potrebbero fronteggiare due emergenze concomitanti e comunque, anche in caso di crisi di un solo bambino, nell’attivazione del protocollo di emergenza gli altri 5 bimbi resterebbero senza assistenza o almeno con una soglia insufficientemente valida, due soli infermieri non possono assistere 6 bambini nella complessa assistenza di cui hanno necessità. Come genitori preoccupati per la salute ed il destino dei propri figli sentiamo il dovere di denunciare un’assistenza assolutamente insufficiente e non in linea con i Piani Assistenziali Individuali, che invece prevedono 1 Infermiere h. 24 per ogni bambino. Abbiamo il dovere di tutelare i nostri piccoli guerrieri affetti da gravi patologie, collegati a ventilatore meccanico per poter sopravvivere ed a saturimetro frequenziometro per monitorare i parametri vitali, alimentati artificialmente per via enterale, in stato di coma irreversibile, incapaci di compiere qualsiasi atto quotidiano della vita, tutelando la Loro Dignità di essere umano, i Loro Diritti di Bambini malati.


L’amore verso i nostri figli ci impone di garantir Loro un’assistenza adeguata, pertanto siamo pronti a procedere seguendo le vie che il caso consiglia anche rendendo nota la problematica tramite i media affinchè la questione sia conosciuta e risolta in tempi brevi al fine di non creare alcun danno ai piccoli malati in questione.

I GENITORI dei Bambini presso la Home in Hospital dell’Ospedale G.B. GRASSI di Ostia Lido:

Valter MAZZA Paolo PILOZZI Samantha DELL’ACQUA Luca ASCENZI Andrea MIDDEI Felice CENTOFANTI Margherita BERNABEI Monica RENZI I Daniela SALSICCIA Ilaria Luisa SUBACCHI".