SOS SICUREZZA: FOCUS SUL TEMA ALLA FESTA DELL’UNITÀ
FIUMICINO - “Emergenza sicurezza a Fiumicino”. L’sos arriva dal consigliere comunale del Pd Paolo Calicchio. “All’indomani - sottolinea - dell'ennesimo incendio scoppiato in una abitazione di Fiumicino, in via Giovanni Cena, che ha riaperto la querelle sulla necessità di un presidio dei vigili del fuoco sul nostro territorio; la quarta vittima del mare dall'inizio dell'estate. E la denuncia dei sindacati dei vigili del fuoco sulla carenza di personale alla quale deve far fronte il corpo in tutta la Provincia di Roma”. “Come se non bastasse - ammonisce il consigliere piddì - ecco il pesante schiaffo del Viminale, che ha concesso 300 nuovi carabinieri e 60 agenti di polizia a Roma Capitale, dimenticandosi completamente di Fiumicino ed eludendo ancora una volta i ripetuti appelli bipartisan lanciati dal territorio”. Tutti argomenti questi che verranno affrontati domani (giovedì 28 luglio) all’interno dello spazio dibattiti della Festa dell’Unità (dalle 21 a Parco Bezzi) con lo stesso Calicchio, Raffaele Megna, coordinatore regionale del Forum sulla sicurezza e legalità del Pd, Ezio Matteucci, Cgil Polizia Municipale Roma, Cosimo Bianchini Cgil Lazio Silp, Maurizio Fiasco Sociologo, Marco Minniti responsabile sicurezza nazionale del Pd. “Viviamo una situazione paradossale - sottolinea Calicchio -. Fiumicino, comune grande quanto Milano, non ha una caserma dei vigili del fuoco, un comando dei carabinieri, né tanto meno un numero congruo di agenti di polizia e municipale. Corpi che devono costantemente far fronte a una carenza di organico che mina quella percezione della sicurezza che il centrodestra continua a sventolare nei propri programmi elettorali, senza essere in grado di rispettare gli impegni presi”. “Da una parte - attacca il consigliere comunale del Partito democratico - il sindaco di Fiumicino continua a gettare acqua sul fuoco predicando calma e sottolineando l’efficacia di un servizio di protezione civile su carta, finito più volte in tribunale e sul quale pendono richieste di risarcimento milionarie che peseranno sulle tasche dei cittadini. A differenza degli spot di Canapini, gli incidenti sul territorio sono continui. Come gli incendi, non ultimo il deposito di cosmetici nei pressi di via Passo Buole e il rogo che ha quasi ucciso una persona in via Giovanni Cena. Episodi che hanno nuovamente fatto balzare alle cronache l’ormai assoluta necessità di un presidio dei vigili del fuoco a Fiumicino. Proposta targata Pd, approvata tre anni fa dalla maggioranza e rimasta in un cassetto del sindaco”. Non va meglio se il discorso si sposta sulle forze dell’ordine: “I tagli della finanziaria hanno prodotto un buco di 400 vigili del fuoco nella Provincia - chiosa Calicchio -. All’aeroporto i pompieri per turno sono scesi da 54 a 35. A Fiumicino la polizia locale è sotto organico di almeno 50-70 unità. Gli agenti di polizia e i carabinieri sono costretti a fare gli straordinari per presidiare il secondo comune della Provincia dopo Roma. E in tutto questo Canapini che fa? Scrive qualche lettera al prefetto, presenzia ad alcuni tavoli sulla sicurezza. Fa passerella insieme all’amica Renata, inaugurando finti presidi di polizia che servono soltanto a spostare uomini dal commissariato locale a quello distaccato di Fregene, senza però riuscire a potenziare gli organici delle forze dell’ordine, ridotti ormai all’osso dalla cura Pdl. E mentre Roma, notizia di oggi (mercoledì 27 luglio), avrà presto 300 nuovi carabinieri e 60 nuovi agenti di polizia, l’amministrazione comunale di Fiumicino che fa? Rimane in silenzio, per non ammettere la sua completa incapacità, appiattita com’è sulla linea Alemanno-Polverini che invece di portare infrastrutture, mezzi, uomini - conclude - ci rifila migliaia di chili di immondizia e un termovalorizzatore per bruciare i rifiuti di Roma”.