Litorale romano - «Mentre a Ostia, dopo l'odierno mezzo sequestro dello stabilimento “Le Dune”, Pd e M5S, che hanno di fatto "governato" il X Municipio fino al suo scioglimento per mafia, si stanno scontrando a suon di tweet, rivendicando la paternità degli "anticorpi" sul litorale, noi Radicali “liberi” continuiamo la nostra indefessa iniziativa politica per il ripristino della legalità nel quartiere marino della Capitale dove il mare c'è ma non si vede», così in una nota congiunta i Radicali Paolo Izzo, scrittore, Maria Laura Turco, avvocato, e Gianni Colacione, direttore di Liberi.tv.

«La prossima settimana - proseguono - consegneremo a Zingaretti la nostra diffida alla Regione Lazio per non aver ancora adempiuto la Legge Reg. 8/2015, approvando un Piano Utilizzo Arenili Regionale che riequilibrerebbe le spiagge libere al 50% con quelle in concessione. Contestualmente, invieremo ai Commissari di Roma Capitale e del X Municipio le nostre petizioni per l'azzeramento delle concessioni balneari e la loro messa a gara di evidenza pubblica, come da direttiva europea Bolkestein, nonché per l'istituzione di una "anagrafe pubblica delle spiagge". Infine, sempre per infrazione all'art. 12 della suddetta direttiva, abbiamo già presentato ricorso alla Commissione europea avverso la Legge n. 125/2015 che prevede la parziale sdemanializzazione delle coste italiane».

«A tutto ciò si aggiunga anche - concludono i tre esponenti Radicali - il parere favorevole della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, arrivato proprio oggi, che prevede per la Legge di Stabilità una sospensione del pagamento dei canoni demaniali da parte dei concessionari e addirittura delle sanzioni loro comminate. Mentre la politica di Palazzo con una mano firma leggi che vanno verso lo scempio del demanio marittimo, cioè del "bene comune" spiagge e riva del mare, e con l'altra si impegna in bracci di ferro elettoralistici, i cittadini usano le mani per sottoscrivere le iniziative con cui proseguiamo la nostra battaglia nonviolenta per la legalità e per il mare libero».