Ostia - «Gli interessi corporativistici dei concessionari balneari hanno già trovato membri del Parlamento pronti a difenderli ed è già pronto infatti l'emendamento Pizzolante al decreto legge sugli Enti Locali, sul quale convergono già esponenti di orientamento diverso. L'emendamento è teso a prorogare ulteriormente il permanere degli attuali concessionari balneari, anziché dare attuazione alla direttiva Bolkestein che prevede bandi pubblici di gara per l'assegnazione delle concessioni, così come si è espressa oggi la sentenza della Corte di Giustizia Europea», Lo dichiarano in una nota i Radicali Maria Laura Turco, avvocato, e Paolo Izzo, scrittore.

«Chiediamo vibratamente - proseguono - che venga ordinata a tutti gli amministratori degli enti locali la necessità di predisporre bandi di gara di pubblica evidenza così come previsto dall'articolo 12 della direttiva Bolkestein per la messa a gara fin dalla prossima stagione delle concessioni. Ciò garantirà ai cittadini migliori servizi a prezzi più bassi e incrementerà il turismo nelle nostre stazioni balneari. Possiamo accettare soltanto un emendamento che preveda la proroga della concessione fino al primo settembre 2016».

«Segnaliamo inoltre l'esigenza di verificare come le Regioni stiano attuando l'articolo 7 comma 9 septiesdecies della legge 125/2015 che prevede la sdemanializzazione di tratti di costa. Riteniamo infatti che tale norma possa servire per aggirare la direttiva Bolkestein e cedere ai concessionari balneari quei tratti di costa che fossero sottratti al demanio marittimo. Ciò avverrebbe con grave danno dei cittadini. Per questo motivo abbiamo già provveduto a presentare lo scorso anno un ricorso alla Commissione europea per procedura di infrazione contro lo Stato italiano per il suo tentativo di aggirare la direttiva Bolkestein», concludono i Radicali Izzo e Turco.