Sport e infanzia: in calo le attività sportive tra i più piccoli
Lo sport è oramai entrato a far parte da alcuni anni delle politiche educative della maggior parte degli Stati europei e sta quindi assumendo un ruolo di rilevanza per quando riguarda la formazione dei bambini e degli adolescenti. Lo sport presenta alcuni caratteristiche comuni con il gioco ma anche alcune differenze sostanziali che bisogna prendere in considerazione; a differenza del gioco, infatti, lo sport è inserito in un contesto circoscritto, presenta determinati strumenti ed è caratterizzato da un elemento fondamentale: la prestazione. Sia nel gioco che nello sport, comunque le regole rivestono un ruolo essenziale e rendono possibile la relazione tra i soggetti e la condivisione di un obiettivo comune, elementi, quest'ultimi essenziali per una crescita sana del bambino. In Italia, però, lo sport è stato spesso considerato con sospetto e ritenuto addirittura un fattore inutile per la crescita e la formazione psicologica dei più piccoli.
In particolare le indagini condotte dall'Istat condotte si dall'inizio degli anni novanta dimostrano che la pratica sportiva è aumentata costantemente nel nostro Paese ma negli ultimi dieci anni è rimasta invariata. Nello specifico tra i più piccoli è diminuito considerevolmente il numero di praticanti e, al tempo stesso, è aumentata la percentuale di coloro che non si dedicano ad alcun tipo di attività motoria. Questa situazione è probabilmente determinata dalla mancanza di spazi e occasioni per praticare attività di gioco all'aria aperta; in sostanza se i bambini praticano una attività questa avviene prevalentemente in un contesto organizzato e dotato di specifiche attrezzature per lo sport.
Un altro fattore fondamentale che spesso determinata l'allontanamento dei giovani dalle attività sportive e l'atteggiamento degli adulti e in particolare dei genitori. Proprio per queste ragioni è indispensabile creare delle competenze che valorizzino gli aspetti formativi dello sport e che mettano quindi al centro dell'attenzione le esigenze dei bambini e non le aspettative dei genitori e dei formatori.
Stando ad alcune indagini svolte negli Stati Uniti sull'atteggiamento degli adulti nei confronti dell'attività sportiva praticata dai propri figli risulta che la maggioranza dei genitori assegna molta importanza al rapporto dei bambini con l'ambiente che li circonda piuttosto che ai diversi significati che questi ultimi possono trovare nello sport. Inoltre i genitori sembrano non capire l'importanza che i bambini danno al loro riconoscimento delle competenze dimostrate; per i più piccoli, infatti, il ruolo dei genitori ed il loro riconoscimento è fondamentale, sarebbe quindi necessario prendere in considerazione questo aspetto nella formazione degli educatori e dei genitori alle pratiche sportive. In particolare si renderebbe necessaria una stretta collaborazione tra scuola, enti locali, famiglie e associazioni sportive nella gestione delle attività rivolte ai bambini in modo tale che vengano favorite la crescita fisica ma anche psicologica del bambino.