Civitavecchia - Nuovo stop alla pesca di frodo e controlli al mercato: 10mila euro di sanzioni. Prosegue l’attività di controllo dei militari della guardia costiera di Civitavecchia sul rispetto delle norme in materia di pesca marittima.

IL BLITZ - Alle prime ore del mattino di mercoledì scorso, i militari della Capitaneria di porto di Civitavecchia, a seguito di mirati e ripetuti appostamenti, hanno sorpreso, a similitudine di quanto già avvenuto pochi giorni prima, tre persone che pescavano in una zona vieta nei pressi della centrale Enel, ed in particolare in località “La Frasca”, area considerata di valore ambientale.


I SOCIAL NETWORK - L’attività repressiva è stata avviata anche a seguito di segnalazioni ed indizi raccolti sui più diffusi social network ed a carico dei trasgressori sono stati elevati tre verbali amministrativi in violazione delle ordinanze 23/2001 e 88/2014 della Capitaneria di porto di Civitavecchia, per un totale di sanzioni elevate pari a 6.192 euro.


LA PREVENZIONE – La mattina di venerdì scorso l’azione della Capitaneria è stata invece finalizzata alla prevenzione ed alla repressione degli illeciti e delle frodi alimentari lungo l’intera catena di commercializzazione dei prodotti ittici, competenza che il Corpo delle Capitanerie di porto assolve in dipendenza funzionale dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.


IL MERCATO
- A seguito di controlli effettuati presso il mercato rionale di Civitavecchia, il personale della Guardia Costiera ha riscontrato diverse irregolarità, che hanno condotto all’elevazione di tre verbali amministrativi per errata etichettatura e mancata tracciabilità del prodotto ittico detenuto, per un totale di sanzioni elevate pari a 3.498 euro.


LE SANZIONI – A conclusione di operazioni, che hanno consentito di elevare, complessivamente, circa 10.000 euro di sanzioni amministrative, si conferma alta l’attenzione della Guardia Costiera sull’intera materia della pesca, a tutela sia dell’ambiente che del consumatore.