Roma -  Manutenzioni programmate e ‘intelligenti’ per la riasfaltatura delle strade della Capitale, con l’obiettivo di ottimizzare le spese, rendere gli interventi efficienti e risparmiare fino a tre volte sul lungo periodo. Il metodo si chiama Pms (‘Pavement Management System’), e lo sta sperimentando l’assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale in collaborazione con il Dipartimento Ingegneria Civile Area Strade di Roma Tre su 60 km di pavimentazione stradale, con la finalità di estenderne l’utilizzo a tutta la rete dei 700 km della grande viabilità di Roma.


 Il progetto è stato presentato ieri mattina dall’Assessore allo sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana Paolo Masini, che ha effettuato un giro di prova sul veicolo multifunzione utilizzato per la mappatura 3D della pavimentazione e messo a disposizione dalla Dynatest, azienda leader del monitoraggio stradale. Un ‘PMS’ è costituito da un insieme di procedure e strumenti aventi lo scopo di assistere chi deve prendere decisioni nell’individuare le strategie più opportune al fine di realizzare, monitorare e mantenere pavimentazioni idonee. Esso risponde ai 3 quesiti fondamentali della programmazione, ovvero dove, come e quando intervenire su una pavimentazione, e consente di attuare un approccio orientato alla programmazione. Il sistema, già in uso negli aeroporti internazionali, negli Stati Uniti e in alcune città del Nord Europa, consente di realizzare un elenco di priorità di interventi sulla base di curve di previsione del degrado. Intervenendo nella fase iniziale del decadimento della pavimentazione, si possono ottimizzare i costi e risparmiare fino a 3 volte sul lungo periodo, a fronte di un investimento più alto nella fase iniziale.  Attraverso la mappatura 3D effettuata dal “veicolo multifunzione” Dynatest e tramite l’impiego di un apposito software, i tecnici del Dipartimento Manutenzione in collaborazione con il Dipartimento Ingegneria Civile Area Strade di Roma Tre disegneranno la curva di degrado atteso dei 60 km di strade interessate dalla pavimentazione, ed elaboreranno un piano di interventi che sarà presentato a ottobre.

 

“Con questa sperimentazione Roma cambia finalmente approccio sul tema della manutenzione stradale, e fa un passo avanti importante in termini di innovazione allineandosi alle migliori città europee”, ha affermato Paolo Masini, assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale. “Dagli interventi ‘worst first’, improntati all’emergenza, passiamo finalmente alla programmazione: un cambio di mentalità cruciale in tempi di spending review, che ci consente di ottimizzare le risorse a disposizione e di risparmiare sul lungo periodo. Roma Capitale è il primo Comune italiano a mettere in campo un approccio di questo tipo. Il “PMS” sarà una delle innovazioni centrali - ha concluso - del nuovo bando per la manutenzione stradale”.  “Il fatto che Roma Capitale senta la necessità e comprenda l'importanza di dotarsi di un PMS è un segnale positivo”, ha dichiarato Francesco Bella, docente del Dipartimento Ingegneria Civile Area Strade dell’università di Roma Tre. “Affiancheremo con disponibilità ed interesse il Dipartimento SIMU di Roma Capitale in questa indagine sperimentale nell'ambito di una tesi di Laurea Magistrale, mettendo a disposizione strumenti e competenze  per una futura collaborazione più strutturata e continuativa”.