TEATRO DEL LIDO - Chi ha detto che le sfortune in amore non possano essere divertenti? Un’attrice esplosiva e comica. Uno spettacolo che coinvolge il pubblico in un’esibizione intima e dissacratoria della vita

Cuoro vuole presentare al pubblico le tematiche del disagio della generazione dei trentenni, incarnati nella figura di una donna, attrice, autrice, artista e precaria della vita. Il pubblico è invitato a prender parte ad un’esibizione intima e dissacratoria della vita partendo dal punto di vista particolare e linguisticamente giocoso del blog ma passando per le caratteristiche peculiari di un’attrice esplosiva e comica. Cuoro parla della difficoltà dello stare innanzitutto a contatto con se stessi, con i propri desideri ma anche con le proprie idiosincrasie, con i dubbi, ma anche dandosi la possibilità di giocare con le domande che ci si pone, e mentre si sperimenta questa difficoltà di stare a galla, in mezzo accade la vita, e si passa dall’aver a che fare con se stessi, ad aver a che fare con gli altri: la famiglia, gli amici, la società, l’amore.
E sull’amore ci si arena sempre un po’, ci si inceppa, ci si blocca.             
Poi si ricomincia.             
Si prova a ridere di quanto tutto questo incespicare sia un po’ vivere, portandosi avanti, cercando di mordere con autenticità le cose, i desideri, il piacere e anche il dolore.           
Ognuno per quello che ha con quello che può.
Non consola del tutto ma siamo così: umani, imperfetti, da ridere.

SABATO 18 DICEMBRE ore 21.00
Gioia Salvatori è
CUORO
regia Giuseppe Roselli
produzione Progetto Goldstein
ingresso: intero 10 euro
               ridotto 7 euro

Ritratto di un territorio,
serata conclusiva con i ragazzi del laboratorio di lettura e scrittura, curato da Tamara Bartolini, dedicato a Pier Paolo Pasolini.

La narrazione e la lettura come atto etico e umano; la scrittura come spazio per imparare a leggere a partire dal proprio bagaglio personale; la musica come drammaturgia; la biografia come mappa per le parole e per il corpo; il teatro come archetipo della trasformazione e della condivisione. Si parte sempre dalla ricerca di un’esposizione personale, di una intimità tra chi ascolta e chi racconta, un luogo sconosciuto da esplorare, uno specchio in cui cercare insieme agli allievi, dando spazio alla loro autorialità e a quello sguardo personale che rende unico il processo artistico. Così il laboratorio diventa un vero e proprio viaggio alla scoperta di ricordi e memorie, un perdersi nei sogni, nelle paure, nei desideri, nelle aspirazioni che ogni individuo porta con sé.

DOMENICA 19 DICEMBRE ore 18.00
apertura del laboratorio
a cura di Tamara Bartolini e Michele Baronio
ingresso 5 euro