Ostia - "L’attuale situazione amministrativa e infrastrutturale del Teatro del Lido, unico polo culturale pubblico del Municipio X e in carico da 5 anni all’Associazione Teatro di Roma, è precipitata in una emergenza non più sostenibile", si legge in una nota dell'Associazione TdL.

"L’amministrazione comunale sembra aver recepito il grande disagio, così come quello espresso dagli altri ‘Teatri in Comune’, e si sta adoperando per lo scorporamento del sistema TiC dalla gestione del teatro nazionale cittadino. Nel frattempo però le difficoltà quotidiane mettono a dura prova le forze, la resilienza e lo spirito di collaborazione che da sempre caratterizzano la mission dell’Associazione TDL, l’ente preposto alla programmazione del Teatro. A differenza del rapporto con Zétema, il precedente ente gestore del Teatro del Lido, - prosegue la nota di TdL - la relazione con l’Associazione Teatro di Roma non è stata sempre efficace: l’assenza di una cabina di regia - che pure era stata prevista dall’amministrazione in sede di delibera-, l’insufficiente trasparenza riguardo il budget stanziato per il Teatro del Lido, il sistematico ritardo nei pagamenti ad artist* e personale, la carenza di attenzione verso la manutenzione ordinaria e la sicurezza dei luoghi, i disservizi legati alla mancata liquidazione dei fornitori e l’estremo ritardo dell’approvazione di alcuni imprescindibili atti, in particolar modo sulla comunicazione, hanno reso problematica la continuità progettuale".

"Dovrebbe essere chiaro per chiunque che un teatro che non può comunicare le attività al suo pubblico, che non può pagare le compagnie per tempo, che non può contare su una manutenzione ordinaria puntuale, non può funzionare. Lo scenario peggiore sarebbe quello di un blocco della programmazione, ad oggi ipotesi sempre rinviata grazie all’impegno della comunità dei lavoratori e lavoratrici del TdL, allo spirito di resilienza della Direzione Artistica e dell’associazione TdL. Quando finirà questa sequela di difficoltà per il Teatro del Lido? Fino a quando il sistema Tic non verrà gestito da altro ente, quale sarà la soluzione a questi problemi? E chi si prenderà in carico la responsabilità politica se il Teatro del Lido dovesse bloccare la programmazione a causa delle ormai insostenibili criticità? Quanti inverni al freddo, ed estati al caldo, dovranno ancora subire le/ gli spettatore/trici e le/gli artist* ospiti del TdL? Quanto è paradigmatico il caso del Teatro del Lido rispetto alle condizioni generali di carenza e fragilità dei Teatri in questa città?".

"L’assemblea del 22 maggio sarà anche occasione di apertura ad un dibattito propositivo, per immaginare la traiettoria culturale da perseguire nei prossimi anni e le modalità con cui questa si ridefinisce collettivamente. Il destino di un Teatro Nazionale non ci riguarda solo in quanto operatori, operatrici e soggetti coinvolti nella scena teatrale, ma in quanto cittadin* che hanno a cuore un bene comune da ripensare con dinamiche vere di partecipazione e cura. Solo nella condivisione e nel dialogo tra gli strati della comunità risiede la possibilità di incidere sui meccanismi che governano la realtà. Il 22 maggio - conclude la nota -  coglieremo l’occasione di questo incontro pubblico, a cui saranno invitate anche le rappresentanze istituzionali tra cui l’Assessore Gotor, il Commissario Straordinario di ATR Sole e la Presidente della Commissione Cultura capitolina Battaglia, per coinvolgere la cittadinanza in un discorso più ampio di riflessione sulle politiche culturali cittadine, ora più che mai necessario". 

Domenica 22 maggio ore 11 assemblea al Teatro del Lido, via delle Sirene 22, Ostia.