E’ successo in via Principe Amedeo dove una pattuglia del gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale è intervenuta per contenere la furia di un tunisino contro un altro uomo prima di scagliarsi contro i caschi bianchi, ferendone due, refertati con 5 e 3 giorni. Milani (Sulpl): “Il pieno riconoscimento dello status di Forza di Polizia, sebbene ad ordinamento Locale, non appare più procrastinabile: meritiamole stesse garanzie e tutele dei colleghi delle altre forze dell'ordine”

Roma - Intervenuti per sedare una lite tra extracomunitari due vigili finiscono in ospedale. E’ successo nel primo pomeriggio di martedì 16 luglio appena fuori dalla stazione Termini quando in via Principe Amedeo una pattuglia del gruppo Spe (Sicurezza Pubblica Emergenziale) ha notato un capannello di persone che cercavano di contenere la furia aggressiva di L.A.H., un 30enne di nazionalità tunisina, contro un altro uomo. 

Alla vista degli agenti il tunisino, con numerosi precedenti per reati in materia di stupefacenti, contro il patrimonio e risultato poi recidivo per reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, ha opposto l'ennesima resistenza al fermo. Condotto presso gli uffici di via Macedonia, grazie all'ausilio di altre pattuglie del Gssu, si è abbandonato all'ennesima violenta aggressione nei confronti dei caschi bianchi romani, ferendone due, rispettivamente medicati presso gli ospedali Vannini e San Giovanni con 5 e 3 giorni di prognosi.

 Trasformato il fermo in arresto per l'uomo si è tenuta questa mattina l’udienza di convalida presso il Tribunale di piazzale Clodio. 

Sull'episodio è intervenuto il Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che attraverso il segretario romano Marco Milani dichiara: “Ennesimo episodio di un intervento per criminalità urbana da parte della Polizia Locale di Roma Capitale ed ennesima aggressione ai nostri agenti. Appena venerdì scorso 30 giorni di prognosi a una nostra collega impegnata nel contrasto alla mala movida. E’ un dato di fatto come siamo le Polizie Locali ad essere la presenza prevalente per le strade delle grandi metropoli e come, di conseguenza, ricada su di esse la gran parte del peso della cosiddetta sicurezza percepita. Il pieno riconoscimento dello status di Forza di Polizia, sebbene ad ordinamento Locale, non appare più procrastinabile: le nostre donne e i nostri uomini meritano le stesse garanzie e tutele dei colleghi delle altre forze dell'ordine” conclude.