Fiumicino – Terrore a bordo di un aereo della Ethiopian Airlines, in volo da Addis Abeba a Fiumicino, dirottato dal copilota ed infine atterrato all’aeroporto di Ginevra, in Svizzera. Al momento del dirottamento sul velivolo si trovavano l'equipaggio e 193 passeggeri, tra cui 138  italiani, 111 dei quali diretti a Roma e 82 diretti a Milano-Malpensa. Il copilota, che ha chiesto asilo politico nella Confederazione elvetica, è stato immediatamente arrestato non appena è sceso dal Boeing 767, calandosi con una corda dal portello. A quanto si è appreso, l'uomo, 31 anni, di nazionalità etiope, ha preso il controllo dell’aereo chiudendosi nella cabina di pilotaggio quando il pilota è andato alla toilette. E’ stato allora che ha cambiato rotta, dirigendosi verso la Svizzera invece che a Roma. Il 31enne avrebbe chiamato la torre di controllo svizzera chiedendo di poter atterrare per fare rifornimento, ma chiedendo anche asilo in quanto ‘si sentiva minacciato’ in Etiopia.

 
Prima dell’atterraggio l’aereo ha ripetutamente sorvolato Ginevra. Le Ethiopian airlines hanno diffuso un comunicato in cui hanno dichiarato che il velivolo ‘è stato costretto’ ad atterrare nella città del cantone francese invece che a Roma. L'atterraggio è stato ‘buono’ e tutti i passeggeri e l'equipaggio sono rimasti illesi. Il jet è stato scortato dai caccia italiani e francesi fino a quando ha preso terra. Il volo  è stato dirottato mentre sorvolava lo spazio aereo del Sudan. A bordo quasi 200 persone. La compagnia ha messo a disposizione un volo ai viaggiatori dirottati per Fiumicino e si è subito attivata l’unità di crisi della Farnesina. Al Leonardo da Vinci, intanto, dalle 5.30 del mattino è stata aperta, come avviene in questi casi,  la Sala Blu di Aeroporti di Roma per i familiari dei passeggeri. All’Ansa Francesco Cuomo, 25 anni, uno dei passeggeri a bordo del Boeing 767, ha detto: “Pensavo che il copilota fosse impazzito. Il dirottamento è cominciato mentre eravamo ancora in Sudan. Quando abbiamo iniziato a girare sopra Ginevra ci sono stati momenti di forte paura”.