Roma - Ricorre oggi, 3 maggio, il 37esimo anniversario dell’eccidio di piazza Nicosia, in cui trovarono la morte il maresciallo di pubblica sicurezza Antonio Mea e l’appuntato Pierino Ollanu.


LA COMMEMORAZIONE - In loro memoria, questa mattina il Questore di Roma Nicolò D’Angelo ha deposto una corona d’alloro, a nome del capo della Polizia, sulla lapide commemorativa presente nel luogo dell’eccidio in piazza Nicosia e poi un mazzo di fiori sulla lapide posta all’ interno del Commissariato Trevi Campo Marzio, dove i due poliziotti prestavano servizio.


L’AGGUATO - Il 3 maggio 1979 una pattuglia, con a bordo il maresciallo Mea e l’appuntato Ollanu, intervenne in piazza Nicosia dove era stato segnalato un assalto alla sede della Democrazia Cristiana.

I BRIGATISTI
- Sul posto i poliziotti affrontarono 13 terroristi delle Brigate Rosse, ma nel corso del conflitto il maresciallo e l’appuntato vennero barbaramente trucidati, mentre il terzo componente l’equipaggio, la guardia Vincenzo Ammirata, rimase gravemente ferito. Le successive indagini, svolte dalla Digos romana, consentirono di identificare i terroristi che furono poi arrestati e condannati all’ergastolo. Alla cerimonia hanno partecipato i familiari delle vittime, le autorità ed il terzo componente della pattuglia rimasto ferito nell’agguato.