Roma - Una valanga di richieste per i ticket sanitari risalenti al 2009 sta raggiungendo in questi giorni migliaia (si parla di 235mila persone, ndr) di cittadini del Lazio.


L’ERRORE - Il presidente Zingaretti è intervenuto per chiarire che per una disfunzione il sistema informatico ha generato delle ‘cartelle pazze’, scusandosi per questo. Sono migliaia i cittadini che ritengono di essere stati raggiunti da richieste per somme non dovute. Le esenzioni - sia per patologia, sia per reddito - hanno una procedura di concessione abbastanza lineare: è possibile che accadano degli errori, ma è bene a questo punto che le posizioni si verifichino una ad una. Sarebbe dunque necessario, da subito, rassicurare chi è stato destinatario di una ‘cartella pazza’, o ‘avviso bonario’, come sono definiti, favorendo così il controllo delle posizioni dei cittadini che ne facessero richiesta.



LA RICHIESTA - Konsumer Italia chiede al presidente Zingaretti di istituire un servizio che possa rispondere in tempo reale sull'effettiva esigibilità della cartella. “Nello spirito di servizio che contraddistingue Konsumer Italia, le nostre sedi del Lazio sono a disposizione degli utenti e per loro si interfacceranno con la Regione per verificare ogni posizione”, informa l'associazione dei consumatori in una nota.



CAF E ASL – Per avere tutti i chiarimenti e le necessarie informazioni sul recupero dei ticket sanitari la Regione Lazio invita i cittadini a recarsi, a partire da giovedì 19 novembre, direttamente presso gli sportelli di prenotazione e cassa nelle sedi principali dei distretti delle Asl e ai 50 Caf distribuiti in tutta la Regione per ricevere l’assistenza evitando i disagi che ne conseguirebbero andando nella sede centrale della Regione. A Ostia la sede è in via delle Isole Samoa 15 e a Fiumicino in via del Porto di Claudio 15.



GLI SPORTELLI
- Gli sportelli di prenotazione e cassa si trovano nelle sedi principali dei distretti delle Asl e ai 50 Caf distribuiti in tutta la Regione. Il termine per la contestazione dell’avviso è stato esteso a 90 giorni dalla notifica (quindi gennaio 2016). Per questo motivo, anche per evitare disagi e attese troppo lunghe, si invitano coloro che hanno ricevuto l’avviso a non recarsi più nella sede centrale della Regione ma direttamente nei punti attivi sul territorio o scrivere all'indirizzo mail recuperoticket@regione.lazio.it o inviare una raccomandata a Regione Lazio – Contact Center Recupero Ticket in via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 ‘Palazzina C’, 00145, Roma indicando come oggetto Recupero Ticket e facendo riferimento al proprio Id. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.regione.lazio.it/recuperoticket.



IL COBAS ASL RMD – “Fatta la ‘legge’ trovato l'inganno”, dichiara in una nota il Cobas Asl RmD. “Ora la Regione Lazio, dopo il caos che le è esploso tra le mani cerca, a distanza di circa 15 giorni, di ‘riparare i danni’ dando direttamente agli sportelli di prenotazione e cassa nelle sedi dei distretti delle Asl e dei 50 Caf distribuiti in tutta la regione, il compito di informare i cittadini/utenti in merito agli ‘avvisi bonari’ inviati per il pagamento delle prestazioni sociosanitarie”, spiega la sigla. “In questo modo”, prosegue, “’dirotta’ il caos che si sta creando sotto la regione invece di sospendere e revocare i provvedimenti adottati, ma la questione è: quali indicazioni daranno gli sportelli Cup e i Caf interessati? E, se è lecito, chi paga i Caf? Perché non si fa l'unico atto veramente responsabile, ossia sospendere immediatamente tutti i pagamenti e l'invio di ulteriori ‘avvisi bonari’ per permettere di effettuare tutte le verifiche necessarie?”, conclude il Cobas Asl RmD.