Tokyo 2020, l'Italia raccoglie altre tre medaglie e la Fenice diventa Leggenda
In primis ecco quella della ventinovenne piemontese Longo Borghini nella prova in linea, in secundis la squadra di spada femminile (capitanata da Rossella Fiammingo) e, dulcis in fundo, la seconda gioia proveniente dal "mio" sport, ovvero il judo.
Nella categoria 63 kg, partendo dal numero VENTISETTE(!) del tabellone, la ventiseienne Maria Centracchio, appartenente alle Fiamme Oro, ha sconfitto l'olandese Franssen nella contesa per il gradino più basso del podio.
Se la judoka può giustamente essere fiera del proprio percorso, immaginate come si stia sentendo ora la Federica nazionale. Che fosse una Fenice (uccello capace di vivere per mezzo millennio, con la straordinaria capacità di rinascere dalle proprie ceneri dopo aver preso fuoco quando arrivava l'ora della morte) o anche Divina lo sapevamo già, ma da oggi anche quest'ultimo appellativo le sta stretto. Ricordate il film d'Will Smith, uscito in Italia a Gennaio 2008? Ebbene, adesso anche la quasi 33enne veneta può dire "Io sono leggenda", visto che ha conquistato la sua QUINTA FINALE OLIMPICA CONSECUTIVA. Globalmente, è la seconda a compiere quest'impresa, il primo è stato il fenomenale Michael Phelps, ma è LA PRIMA DONNA. E Ciò che ci rende ancora più orgogliosi è che questa (ormai è corretto dirlo) leggenda vivente del nuoto è tricolore. Forza Fede, siamo tutti con te!