Tor San Michele, luogo del cuore da salvare: al via l’iniziativa del Fai
“Siamo presi da tanti problemi, spesso economici, ma non per questo dobbiamo chiudere gli occhi e non vedere quanto di bello c’è attorno a noi”, chiarisce Emanuela Sirchia. “Far rivivere la Rocca Tor San Michele, che si trova a due passi dal Parco letterario Pier Paolo Pasolini, dove il poeta e regista fu ucciso e dal Centro Habitat Mediterraneo inserendolo in un percorso di turismo storico-culturale che comprenda anche il Borgo rinascimentale e gli scavi archeologici di Ostia antica, creerebbe occupazione e potrebbe rappresentare il volano per l’economia di Ostia e del X Municipio. Certo”, prosegue la giornalista, “nella classifica nazionale per ciò che riguarda Roma, vengono segnalati luoghi quali il Vittoriano o i Fori imperiali ma, a mio parere, Tor San Michele si presenterebbe come un luogo più accessibile. Inoltre, l’interno del Maschio è stato oggetto in passato di una ristrutturazione e si tratterebbe quindi di recuperare l’area circostante, invasa dalle sterpaglie e degradata, creando un ingresso curato e accessibile a tutti”, conclude.
TOR SAN MICHELE - Tor San Michele, il Maschio che sorge nella zona dell’Idroscalo di Ostia, faceva parte del sistema difensivo del litorale realizzato da Pio IV e Pio V per garantire la sicurezza della navigazione. La Torre, progettata da Michelangelo Buonarroti (Caprese (Ar), 6 marzo 1475 - Roma, 18 febbraio 1574) , fu ultimata durante il pontificato di Pio V sotto la direzione di Giovanni Lippi che sostituì Michelangelo dopo la sua morte. Il torrione a pianta diagonale, circondato da un fossato, ha un’altezza di 18 metri. La costruzione, interamente casamattata, è articolata su tre piani ciascuno con otto vani coperti con volta a crociera.
Nei sotterranei si custodivano materiali d’artiglieria, al piano terra si trovava invece il corpo di guardia e gli alloggiamenti per gli uomini mentre al primo piano si trovava l’alloggio dei comandanti. Completa la struttura la terrazza, circondata da un massiccio cornicione sporgente sostenuto da beccatelli in muratura, che ospita la piazza d’armi. Sul cornicione otto garitte o "bertesche" proteggevano le vedette. La particolarità della torre si nota proprio nella terrazza che ha il pavimento obliquo per facilitare lo scorrimento dei proiettili incendiari e una apertura circolare del diametro di otto metri.
Nel 1930 la torre fu restaurata e in questa occasione si aprirono sui muri esterni delle finestre. Utilizzata come faro, fu occupata durante la seconda guerra mondiale dai tedeschi e poi dagli americani. Nel 1892 entrò a far parte degli immobili artistici su incarico della Soprintendenza Archeologica di Ostia Antica. Dal 1994 è passata in consegna alla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Roma. Tor San Michele, inserita nel foglio 1082 del Nuovo Catasto Edilizio Urban, è un immobile demaniale di interesse importante ai sensi della legge 1089/39, sulla tutela dei beni d’interesse storico-artistico.
COME VOTARE – Per scegliere Tor San Michele e votarlo tra i luoghi da salvare e valorizzare è sufficiente collegarsi al sito iluoghidelcuore.it, cliccare su “cerca un luogo” negli appositi spazi “regione, provincia, comune” e poi inserire Tor San Michele in “cerca il tuo luogo”. Quindi basta inserire la propria email e una password a scelta. Possibile votare fino al 30 novembre prossimi.
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