Ostia - Torna l’ora legale. Le lancette andranno infatti spostate in avanti di un'ora nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo. Tuttavia quest'anno il ritorno all'ora legale avverrà in anticipo di un giorno in modo da potersi adeguare meglio al nuovo orario. Le lancette, infatti, saranno spostate come al solito un’ora in avanti ma essendo Pasqua molti potranno ‘recuperare’ la ‘levataccia’ il lunedì, che è festa, Pasquetta.


IL CAMBIAMENTO – L’introduzione dell’ora legale non trova tutti favorevoli. “Circa l’80% dei cittadini italiani, infatti, accoglierebbe con favore una eventuale abolizione del passaggio da ora solare a ora legale e preferirebbe mantenere tutto l’anno l’ora legale”, dichiara il Codacons.


GLI SVANTAGGI - “Il passaggio da un orario all’altro comporta conseguenze per l’uomo e non è immune da svantaggi. Al contrario – denuncia il Codacons – sono numerosi gli “effetti collaterali” legati allo spostamento delle lancette in avanti: innanzitutto si registra nell’essere umano una sorta di "jet lag" che produce un'alterazione dei ritmi cardiaci, effetto che dura mediamente sei giorni a partire dal cambio d’orario. Seguono poi stress, stanchezza, spossatezza, inappetenza, problemi d’umore e difficoltà di concentrazione. Per non parlare dei disagi legati all'aggiustamento dell'orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie ed altro”. E’ per questo che il Codacons chiede di abolire l’ora solare, mantenendo tutto l’anno l’orario legale.


I VANTAGGI – Tra i vantaggi conseguenti al prolungamento della luce una diminuizione degli incidenti stradali, come riporta una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research, per alcuni un innalzamento dei livelli dell’umore con la conseguente voglia di muoversi, di uscire per fare delle passeggiate o dell’attività fisica che migliorano la forma fisica per adulti e bambini. In particolare, sarebbe un buon incentivo per combattere l’obesità infantile con bimbi coinvolti negli sport o in attività ricreative.