Dragoncello – ‘Tour’ degli attivisti di Casapound a Dragoncello, quartiere di 5, 6mila abitanti dell’entroterra del municipio X. Luca Marsella, responsabile di Cpi sul litorale romano, che ha pubblicato in rete un dossier fotografico sul degrado di questo comprensorio, sorto meno di trent’anni fa, è stato accompagnato da alcuni residenti in luoghi purtroppo degradati, dove sono presenti numerosi insediamenti rom, di cui alcuni vicino alla scuola elementare.


“A pochi passi dall’elementare Giovanni Paolo II”, spiega Luca Marsella, “in viale Ruspoli, si trova una grossa cabina Acea occupata e recintata da famiglie nomadi tra cumuli di immondizia, frigoriferi funzionanti con elettricità a spese dei cittadini e addirittura un cancello costruito per bloccare l'accesso di quella che è un'area verde pubblica. Proseguendo per viale Ottaviani”, continua, “ci si imbatte in una pista ciclabile anch'essa interrotta ed una zona di un depuratore occupata da una baraccopoli nascosta nel verde. Se poi si continua per qualche centinaio di metri verso l'argine del Tevere ci si accorge che gli insediamenti si moltiplicano anche nei pressi di un’antica villa romana, abbandonata all’incuria. Dall'altro lato di viale Ruspoli, inoltre, ci sono altri accampamenti praticamente sotto ad ogni ponte e cavalcavia. A questo si aggiunge un altro campo rom dove solo qualche settimana fa è andata a fuoco una baracca che potrebbe anche aver danneggiato la struttura del cavalcavia sotto al quale sorge il campo. Chiediamo”, conclude il responsabile di Cpi, “l'intervento immediato delle istituzioni per lo sgombero di tutti gli insediamenti abusivi in una zona già abbandonata a se stessa tra buche e allagamenti e dove mancano i servizi".