Ostia – “I Comitati della Triplice Intesa, appresa la notizia della conferma, da parte del T.A.R. Lazio, della multa comminata a ATAC S.p.A. dall’Antitrust per il sistematico mancato rispetto dell’orario ufficiale e per la soppressione ripetuta di treni, di cui i passeggeri non venivano avvertiti, esprime soddisfazione per la decisione.

Ci siamo battuti sempre, e fin da subito, per il rispetto dell’utenza, per avere un servizio degno di un paese civile. Non siamo affatto contenti che ATAC paghi una multa da quasi 4 milioni di euro, perché ricordiamo che sono sempre soldi pubblici (quindi nostri) quelli che eventualmente usciranno da via Prenestina o dai fondi accessori della dirigenza aziendale, ma ricordiamoci pure che ATAC, complici i mancati controlli dell’ente proprietario, la Regione Lazio, ha preso per quasi 10 anni contributi pieni, per circa 105 milioni/anno (IVA 10% inclusa) oltre a biglietti, abbonamenti, introiti pubblicitari, affitti di spazi commerciali e molti altri soldi per interventi straordinari sulle stazioni, l’infrastruttura ed i treni, per un totale di circa 180 milioni di euro/anno (sempre soldi nostri).

Li ha presi per anni, anche se erogava meno corse, meno treni, meno biglietterie, meno locali commerciali aperti nelle stazioni, meno bagni, meno sale di attesa, ecc.: parliamo di qualche decina di milioni d’euro in più. Ricordiamo anche che la Carta della Qualità dei Servizi, che aiuta a tutelare gli utenti e disciplina l’erogazione dei servizi, per il TPL romano affidato da sempre ad ATAC, ha come referente il Comune di Roma, ed è scaduta dal 2013 e non è ancora stata pubblicata la versione aggiornata. Questo degrado dei servizi offerti da ATAC deriva anche dal mancato esercizio del Comune di Roma - Dipartimento mobilità, del “controllo analogo” , che per legge dovrebbe esercitare sulla sua società ATAC SpA.

Attendiamo l’applicazione delle multe e penali da Roma Capitale e Regine Lazio per la mancata produzione delle rispettive Carte dei Servizi. Attendiamo che la Regione, che dal 2017 ha “risparmiato” sul Contratto di servizio delle nostre 3 ferrovie circa 20 milioni anno, li impieghi per l’acquisto di nuovi treni e, chiarisca, finalmente, che fine han fatto tutti i 180 + 155 + gli altri milioni di euro promessi fina dal maggio del 2016 con il c.d. Patto per il Lazio per interventi su tutte e tre le ferrovie. La multa AGCM appare quindi simbolica, ma speriamo “istruttiva” per l’ente gestore, per la proprietà e per il Comune di Roma. Non si devono prendere in giro gli utenti e vanno SEMPRE sanzionate pesantemente queste negligenze”.


Così in una nota la TRIPLICE INTESA dei Comitati dei pendolari delle ferrovie Roma Lido, Roma Nord e Roma Giardinetti.