Dopo il decesso dell’82enne avvenuto martedì 4 luglio nei pressi di una spiaggia libera di Ostia, si deve registrare anche la morte di un uomo nella giornata di lunedì 3

Torvaianica – Dopo la morte dell’82enne avvenuta ieri, martedì 4 luglio, nei pressi della spiaggia libera ‘Senape’, priva di servizio di salvamento, sul lungomare Duca degli Abruzzi, a Ostia, si deve registrare un’altra tragedia sul litorale romano, questa volta a Torvaianica, nella giornata di lunedì 3 luglio, costata la vita è stato un uomo di 47 anni. 

Secondo quanto si apprende il 47enne, che si trovava con la famiglia in una spiaggia libera all’altezza di via Brema, a Campo Ascolano, intorno all’una si era tuffato in mare per fare il bagno insieme al figlio di 10 anni. I due, però, erano stati notati in evidente difficoltà dall’assistente bagnante della spiaggia libera che, tuffatasi a sua volta, li aveva raggiunti recuperando il bambino e il papà. Ma, una volta a riva, mentre il piccolo non aveva riportato traumi, il 47enne, P.F., nonostante tutte le manovre per rianimarlo, ricorrendo anche al defibrillatore, non si era ripreso morendo in spiaggia. Vano purtroppo l’arrivo del 118. Anche per il 47enne, così come per A.T., l’82enne morto ieri a Ostia, si è probabilmente rivelato fatale il malore in acqua.

A perdere la vita, nuovamente in una spiaggia libera priva di servizio di salvamento, Gianfranco Ricci, l’eroico bagnante romano di 59 anni che sabato primo luglio si era tuffato nel tratto di arenile vicino al Castello di Santa Severa per tentare di soccorrere una mamma e la sua bambina, in difficoltà per il mare con onde alte un metro e mezzo. Dopo averle soccorso era scomparso tra i flutti e in seguito il suo corpo era stato recuperato e portato a riva, ma per lui purtroppo non c’era stato nulla da fare.