Ostia – “Sono ancora scossa: una ragazza dell'apparente età di 20 anni si è tolta la vita gettandosi sotto il trenino delle 10.45 della Roma-Lido alla fermata di Lido Nord. A nulla sono serviti i soccorsi”. E’ questa la drammatica testimonianza di una cittadina di Ostia che questa mattina ha assistito alla tragedia che si è consumata alla stazione di via Capo Argentiera nel corso della quale una giovane donna ha deciso di mettere fine alla sua vita gettandosi sotto il treno. Che si tratti di un suicidio è confermato anche dai carabinieri della compagnia di Ostia, che indagano sull’accaduto.



LE TESTIMONIANZE – Secondo le testimonianze delle persone presenti sulla banchina all’ora dell’incidente e riferite agli inquirenti, la signora, un’italiana tra i 30 e i 40 anni, dopo aver domandato a che ora sarebbe passato il treno, al suo arrivo si sarebbe alzata dalla panchina dove aspettava, avrebbe oltrepassato la linea gialla in banchina e all’arrivo del convoglio si sarebbe lanciata sulle rotaie. Da escludere, pertanto, le altre ipotesi investigative nelle quali era stato supposto, oltre al possibile suicidio, che la vittima potesse essere caduta accidentalmente sui binari o addirittura essere stata spinta.



‘ERA TRANQUILLA’ – “Chissà quali motivazioni l'hanno spinta ad un gesto simile”, commenta, turbata, la signora che era a Lido nord: “la signora che si trovava vicino a lei ha detto che era, o sembrava, tranquilla e che nulla faceva pensare che avrebbe messo in atto un gesto simile. Si trovavano”, spiega, “all’inizio, o fine a seconda del punto di vista, della banchina, dove di solito la gente non si accalca: dubito, quindi, che possa essere stata spinta dagli avventori, che di solito si accalcano al centro”.


IL MACCHINISTA – Il dramma si è consumato all’improvviso. Pochi secondi ed è accaduta la tragedia. Quando è arrivato il convoglio la donna si è lanciata sui binari. Il macchinista ha cercato di frenare ma purtroppo troppo tardi. “’Me la sono vista morire davanti’, ha detto il macchinista sconvolto, scendendo dal treno, pallido come un cencio, sotto shock”, afferma la signora, aggiungendo: “A momenti gli veniva un infarto, ho pensato. Quando il personale della stazione ci ha fatto uscire da Lido nord ci siamo riversati quasi tutti sul sovrappasso: è stato allora che ho visto le forze dell'ordine intervenute circondare i due macchinisti, certo che anche per loro è stata dura. Ho ancora il cuore che mi batte forte, è una vita che viaggio e questa non è la prima volta ma episodi come quello di stamani scuotono, suscitano tanta pena e fanno davvero male”.