Ostia - “Chiudere il tribunale di Ostia significa non solo lasciare un territorio grande come una media città italiana senza un presidio di legalità, ma anche tagliare una struttura che ha dimostrato di lavorare con efficacia e creare un disservizio enorme e inconcepibile per i cittadini di tutto il litorale romano. Siamo di fronte a una decisione francamente ottusa e incomprensibile, presa in nome di una politica di tagli indiscriminati e insensati che nulla hanno a che fare con il risparmio e che anzi porteranno a distinzioni tra cittadini di serie A e di serie B. Ricordo inoltre che è un dovere delle istituzioni garantire a tutti la presenza dello stato e della giustizia: sopprimere la sede di Ostia, punto di riferimento di oltre 500.000 abitanti e di tutto il quadrante sud della capitale, è una gravissima mancanza da parte di chi rappresenta in questo momento le istituzioni. Per questo chiediamo che il ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri prenda atto di ciò e rassegni le sue dimissioni. Altrettanto incomprensibile è l’atteggiamento del Sindaco Marino e della sua Giunta che non ha mosso un dito per salvare gli uffici giudiziari di Ostia, ignorando l’opera e gli sforzi svolti in questa direzione dalla precedente Amministrazione e da chi ha sempre difeso questo territorio: proprio in queste ore il gruppo consiliare Pdl del X Municipio ha mandato una lettera ai capigruppo Pdl in Parlamento per sostenere la causa del tribunale. Oggi, a distanza di poche ore, siamo invece costretti a prendere atto che le promesse del Sindaco sulla lotta alla criminalità erano tutte aria fritta; dispiace constatarlo ma se fosse altrimenti non avrebbe permesso la chiusura del tribunale di Ostia senza colpo ferire”. Lo ha detto il consigliere capitolino Pdl Davide Bordoni a proposito della questione della dismissione della sede distaccata di ostia del tribunale di Roma.
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